Lunedì 27 maggio p.v. dalle ore 8.30 alle 12.30 l’autrice Maura Chiulli sarà a Campobasso nell’Aula Magna del Liceo Scientifico Romita in Via Facchinetti per un doppio appuntamento con gli studenti e docenti.Parlerà del suo ultimo romanzo “Nel nostro fuoco” edito da Hacca Edizioni,
questa iniziativa è stata fortemente motivata dal Dipartimento di lettere, con il sostegno della Dirigente scolastica Anna Gloria Carlini.A dialogare con l’autrice la Prof.ssa Bibiana Chierchia.Nella classifica di qualità dei libri più venduti il romanzo è stato selezionato dal Premio Campiello per le opere in concorso.In una rassegna stampa nazionale di grande rilievo:
Vanity Fair, Gioia, Grazia, Huffington Post, Panorama e sul web tra Blogger e rappresentanti del mondo della cultura, Maura Chiulli, autrice abruzzese si rivela tra le più apprezzate del panorama nazionale.
– Maura Chiulli con Nel nostro fuoco -Hacca EdizioniIl romanzo:
Tommaso è un uomo che ha un’idea precisa di vita: si sveglia sempre alla stessa ora, compie gesti ordinati, puliti. L’amore, improvviso, arriva per una donna drago, che di notte si esibisce per strada, sputando fuoco dalle labbra. Un rapporto, quello con Elena, che a poco a poco gli insegnerà una lingua nuova, in grado di nominare – per la prima volta – un’emotività dolce e generosa. Ma l’amore, talvolta, chiede un pegno. è così che arriva un inciampo, un guasto. Una figlia, Nina, che tradisce ogni loro aspettativa, che non cresce come gli altri bambini, che non parla. Nel nostro fuoco è la storia di un’incapacità ad amare, di una paternità difettosa. Di un alfabeto emotivo da costruire attraverso i segni nascosti nelle pieghe di gesti ripetuti e sguardi incantati.
“Torna Maura Chiulli, performer, regina del fuoco e scrittrice. Una paladina per certi aspetti controversa che porta avanti come una moderna Lady Godiva il diritto alla libertà di amare, soprattutto senza classificazioni e senza tabù”, Panorama
“Non la credeva possibile, Tommaso. La guardava come fosse un arcobaleno, aveva timore sparisse.L’amore spacca i lumi chiusi, che ovunque piovono gocce di gioia. E allora si pensa sia possibile smerciare a ognuno la felicità, perché l’amore rende evangelici e rende più vivi. Ci si impegna a rattoppare un mondo mutilato, che non c’è niente di impossibile se si ama. Nina stava sempre seduta. Con un ago tirava la pelle a Tommaso ed Elena. Quando è nata avevano messo su una festa a colori. Speravano potesse caricare l’infinito di parole, li spingesse in avanti lontano da questa terra con pochi fiori. Nina stava sempre zitta. Aveva una sua lingua, ma gli mozzava il fiato. Stava zitta, non per se stessa. Nina, voleva avvisarli, che là fuori c’era un frastuono inutile. Una polpa di voci utile a violare l’ascolto. Nina stava zitta, per aprire un varco nei loro cuori. Stava zitta per vocazione. Per evitare che qualcuno avvelenasse la sua innocenza.
Huffington Post – Michele Caccamo