Autonomia del Consiglio è Responsabilità, Rigore, Rispetto, Osservazione attenta di ogni strumento normativo disciplinante l’azione dello stesso, è Rappresentazione degli eletti e del Corpo elettorale tutto. Apprendo, dalla lettura dell’Ordine del giorno predisposto per la seduta consiliare del prossimo 26 novembre, il mancato inserimento della Proposta di legge n. 35 a mia firma, e disciplinante l’abrogazione del Fondo ex art. 7, L.R. 2/2002, pur essendo la stessa stata licenziata in I^ Commissione già dal 13 novembre, e completata degli opportuni adempimenti amministrativi il successivo giorno 19. Il principio ispiratore di detta Proposta, oggetto di tante riflessioni tempestive o tardive, politiche e popolari, non è forse diventato, in breve tempo, d’interesse particolare del Corpo elettorale molisano e della intera Italia? Allora, perché detta proposta non è stata opportunamente inserita all’Ordine del giorno per la doverosa immediata discussione in Aula consiliare?
In contraddizione e violazione palese con quanto dichiarato in Consiglio regionale dal Presidente Niro in risposta all’osservazione mossa dal Collega Giuseppe Sabusco (cfr. resoconto seduta del 19/111/2013), e fissato alla Conferenza dei Capigruppo del 24/10/2013 e nel Verbale n. 12, pag. 2 cpv. 6 “La Conferenza autorizza il Presidente ad integrare l’ordine del giorno della seduta del 29 ottobre 2013 e seguenti con altri argomenti che le Commissioni dovessero licenziare”, il Presidente Niro opera, nuovamente, con la consueta ‘faciloneria’.Credo che quanto denunciato in più occasioni ed in tutte le sedi, sia sufficiente per porre fine allo strapotere illegittimo, mai concretizzatosi in passato in un Sistema democratico. Un Cittadino della Repubblica italiana che ha ricevuto in affidamento pubbliche funzioni, e che sente il dovere di adempierle con disciplina ed onore ai sensi dell’Art. 54 della nostra Costituzione, cos’altro può fare?Esiste un Organo deputato al controllo di dette illecite condotte? Invito i Colleghi Consiglieri a prendere, senza alcuna esitazione, le necessarie distanze da azioni non consone all’interesse pubblico.
Il Consigliere
Nunzia Lattanzio