“In seguito alla vicenda della struttura di Montaquila, che ha suscitato clamore anche a livello nazionale le consigliere regionali Lattanzio (prima firmataria) e Fusco Perrella, hanno presentato un ordine del giorno con il quale impegnano il presidente della Regione e la giunta regionale ad : “adottare (anche in virtù dei poteri sostitutivi di cui all’art. 22, co. 1 della L.R. n. 13/2014) misure di potenziamento del sistema di vigilanza, controllo, verifica, sospensione e revoca delle autorizzazioni e/o accreditamento di Strutture di accoglienza; predisporre, con particolare urgenza, il Regolamento di attuazione della L.R. n. 13/2014 e sospendere e/o revocare le autorizzazioni, in caso di accertata incompatibilità dei titolari o responsabili delle Strutture richiamate in oggetto”.
“In data 8 ottobre 2014 – continua la nota a firma della Lattanzio e della Fusco Perrella – la nostra Regione, nella località di Montaquila (IS), è stata interessata da gravi episodi di presunta incuria e maltrattamenti in danni di anziani e malati psichiatrici ospiti presso una Struttura di residenza sociale; sappiamo tutti benissimo che il combinato disposto degli artt. 38, co. 1 e 117 della Costituzione, attribuiscono alle regioni potestà legislativa in materia di “assistenza sociale”; l’art. 8 della Legge Quadro n. 328/2000, inoltre stabilisce funzioni di “programmazione, coordinamento e indirizzo degli interventi sociali nonché, la verifica della rispettiva attuazione degli interventi stessi, con particolare riferimento all’attività sanitaria e socio-sanitaria”; l’ art. 22, co. 1 della L.R. 6 maggio 2014 n. 13, pone in capo alla Regione “l’ attività di verifica per il controllo dell’efficacia e dell’efficienza dei servizi sul territorio definendo termini e modalità di sospensione o revoca dell’autorizzazione all’esercizio dei servizi nei casi d’inosservanza degli indici oggettivi di qualità e dei requisiti strutturali e assistenziali, nonché di violazione delle leggi e dei regolamenti, del Contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) di comparto e della regolarità contributiva e previdenziale”. Il successivo co. 2, nel quale si statuisce che il “Regolamento, nell’ambito dell’attività di verifica regionale, stabilisce i criteri per l’individuazione degli organismi di controllo di cui la Regione può avvalersi”, e il co. 3 secondo cui: “il regolamento disciplina le modalità di esercizio del potere sostituivo della Regione nei casi d’inosservanza delle disposizioni della presente legge da parte dei Comuni prevedendo, salvo casi urgenti, il preavviso e la fissazione del termine, non inferiore a quindici giorni, entro cui le amministrazioni comunali devono provvedere”.
Al momento – osservano le due consigliere – il Regolamento attuativo, previsto all’art. 25 della già richiamata L.R. n. 13/2014, non risulterebbe ancora predisposto ed attuato.
E alla luce di quanto premesso- terminano- il consiglio regionale del Molise istituisca ai sensi del disposto degli artt. 29 co. 2 e 30 co. 8 dello Statuto della Regione Molise, una Commissione speciale, a carattere temporaneo -senza oneri aggiuntivi- per effettuare studi ed inchieste sulle strutture socio sanitarie regionali,per, come anticipato, adottare misure di potenziamento del sistema di vigilanza, controllo, verifica, sospendere e/o revocare le autorizzazioni”.