L’Associazione “MAMME PER LA SALUTE E L’AMBIENTE ONLUS” comunica che, con ricorso notificato in data 16/05/2016, ha impugnato il Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti che lo scorso 1 marzo la Regione Molise ha approvato con delibera n. 100. A parere dell’Associazione, il Piano Regionale dei Rifiuti non risulta lungimirante per tutto il territorio regionale ed è illegittimo sotto diversi profili. In particolare, la visione programmatica della Regione Molise più che puntare ad una effettiva politica di riduzione e di riciclo del rifiuto, s’ispira ad una gestione dei rifiuti che fa leva più sul recupero energetico e sullo smaltimento che sulla riduzione, riuso e riciclo.
L’associazione nel ricorso ha evidenziato come, a conferma di questa visione gestionale dei rifiuti, vi sono le previsioni, nel breve e medio periodo, di obiettivi di raccolta differenziata con percentuali ben più basse di quelle imposte dal D.Lgs. n. 152/2006 (T.U. Materia di Ambiente) ed un utilizzo ancora intensivo e predominante delle odierne discariche con la valutazione anche di un ampiamento delle discarica di Tufo Colonoco il cui procedimento autorizzativo, non si è ancora concluso. Non si prevedono, invece, alcuna implementazione e/o adeguamento degli impianti attualmente presenti sul territorio molisano e destinati all’attività di raccolta differenziata dei rifiuti.
Tutto ciò, si concretizza in una violazione dei principi comunitari in materia di rifiuti con un evidente capovolgimento della gerarchia indicata dal legislatore europeo e dal legislatore italiano, la quale pone ai primi posti delle attività che si devono realizzare per la gestione dei rifiuti la prevenzione, la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio del rifiuto. Sul punto, si richiama la direttiva n. 2008/98 /CE la quale prescrive che “L’obiettivo principale di qualsiasi politica in materia di rifiuti dovrebbe essere di ridurre al minimo le conseguenze negative della produzione e della gestione dei rifiuti per la salute umana e l’ambiente. La politica in materia di rifiuti dovrebbe altresì puntare a ridurre l’uso di risorse e promuovere l’applicazione pratica della gerarchia dei rifiuti”
Ancora una volta, come nel caso dell’inceneritore di Pozzilli per molti anni unico impianto in Italia sprovvisto dall’ autorizzazione integrata ambientale, la Regione Molise dimostra di camminare nella direzione opposta a quella dell’Europa.
Ancora una volta, l’Associazione è lì a presidio della tutela dell’ambiente e della salute.
L’associazione ringrazia tutti i cittadini che con il tesseramento, con le donazioni e devolvendo il 5 x1 000 hanno supportato economicamente l’associazione nelle spese sostenute per le analisi fatte eseguire negli anni, per le denunce inoltrate alla Procura della Repubblica di Isernia e alla comunità Europea, e per gli atti prodotti in fase di rilascio AIA Herambiente e Colacem. Si confida nella sensibilità e nelle donazioni di sempre più cittadini per sostenere le spese di questo ricorso e di altre attività in programma.
Le attività fin qui svolte dall’ associazione hanno permesso di mettere in evidenza le criticità ambientali del territorio che ora devono essere risolte con urgenza.