Il 16 ottobre scorso è stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Molise la determinazione dirigenziale n. 34 del 09.10.2014 del Servizio Programmazione Politiche energetiche della Regione Molise, con la quale sono stati ammessi al finanziamento per la quota capitale a valere sul POR FESR Molise 2007/2013 i progetti presentati dalle amministrazioni comunali e altri enti pubblici della Regione per rendere energicamente più efficienti gli utilizzi degli edifici pubblici e le utenze energetiche pubbliche (cd. Bando Energia Enti). Il Comune di Larino aveva partecipato al bando energia del 09.09.2011, durante l’amministrazione Giardino, che nel riparto dei fondi era riuscita ad ottenere la cifra più consistente rispetto a quanto destinato agli altri 11 comuni partecipanti di 1.227.497,03 euro, proprio per realizzare impianti fotovoltaici sui tetti delle strutture pubbliche come il tribunale e gli edifici scolastici.
Va detto che la partecipazione al bando prevede, oltre al fondo di 368.249,11 euro che verrebbero elargiti dalla Regione Molise in favore del Comune di Larino, a fondo perduto, per la rimanente parte, poco più di 800 mila euro, la possibilità per il Comune di Larino di attingere ad un prestito presso FIN Molise a tasso zero da restituire in 10 anni.
Nel corso della conferenza stampa indetta dall’assessore ai lavori pubblici Michele Palmieri per relazionare sull’attività amministrativa nel settore lavori pubblici, tra trattamenti anti-tarlo e tinteggiature ignifughe, oltre ai nuovi collettori fognari, perchè di tale tenore sono stati gli argomenti portanti della conferenza, si è appreso, come volevasi dimostrare, che il Comune di Larino non coglierà l’occasione di godere del finanziamento accordato e abbattere i costi di gestione legati alle utenze energetiche degli edifici pubblici che sicuramente gravano in maniera considerevole sulle casse dell’ente, poiché si ritiene che “il patto di stabilità non lo consente”.
Ebbene sì, 1.227.497,03 euro di finanziamento e la possibilità di risparmiare per il Comune di Larino, rischiano di rimanere solo un’occasione persa. L’iscrizione in bilancio del prestito accordato da Fin Molise, da circa 800.000 euro, non permetterebbe per l’ente comunale il rispetto del “patto di stabilità interno” con la conseguenza che, come da art. 31, comma 26, della Legge 12 novembre 2011 n. 183, oltre a subire la riduzione del fondo di solidarietà, la limitazione degli impegni di spesa e della possibilità di indebitarsi per investimenti, cosa molto più rilevante, il Comune non potrebbe procedere all’assunzione di personale a qualsiasi titolo ma soprattutto sarebbe tenuto a ridurre del 30% le indennità di funzione percepite dagli amministratori locali e i relativi gettoni di presenza.
Pur non soffermandosi sull’utilità e l’applicazione del patto di stabilità interno negli enti locali, dei limiti troppo stringenti che tale modello impone specie riguardo la materia degli investimenti, è mai possibile, come l’amministrazione Notarangelo ritiene di dover fare, che il rispetto di patto di stabilità diventi un ostacolo per l’ente comunale alla possibilità concreta di fare efficienza nella spesa riducendo i costi di gestione sostenuti per le strutture pubbliche? Oppure bisogna semplicemente pensare che l’intenzione della giunta Notarangelo, non andando oltre la logica di attenersi pedissequamente al rispetto dei vincoli dettati dal patto di stabilità interno ed avendo già messo in conto la rinuncia della somma di 1.227.497,03 euro e dei pannelli fotovoltaici sulle strutture pubbliche, sia quella di conservare lo stato attuale, continuando a far gravare gli ingenti consti di gestione dell’ente sulle tasche dei cittadini, e così proteggere immutate le indennità mensilmente percepite da sindaco, assessori e consiglieri?
LARINascita: “In pericolo il finanziamento del bando energia. Patto di stabilità o indennità?”
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