Lanza : Il Sindaco di Ripabottoni ( CB), aspetta il morto prima di mettere in sicurezza strada e immobile?

Come sempre,  la storia non insegna, fiumi di parole dopo il terremoto di Ischia di qualche giorno fa, ma ora, voglio raccontarvi un’altra storia. Una storia che inizia 15 anni fa nel 2002 con il terremoto del Molise tristemente noto per la morte di una maestra e  dei bambini di San Giuliano di Puglia (CB), uccisi dal collasso della loro scuola, dalla inadeguatezza delle persone preposte alla loro sicurezza. Nel 2012 quel terremoto provocò molti  danni nel Molise, io ero a Ripabottoni con la mia famiglia il 2 novembre del 2002, avevamo consumato il pranzo da poco,  quando sentimmo di nuovo tremare la terra sotto i nostri piedi, il paese era già stremato dalle scosse dei giorni precedenti si prese la decisione di evacuare  il Comune. In quell’anno nel 2002 a seguito degli eventi sismici  vennero fatte le verifiche di stabilità degli immobili che resistettero al terremoto, tra questi venne segnalato pericolante l’immobile di Via Pietro Ramaglia n. 57 che a distanza di 12 anni dal sisma non ha visto nessun intervento da parte delle autorità preposte.

In data 15 Settembre 2016  segnalai (con raccomandata pec) al Sindaco di Ripabottoni  l’edificio pericolante chiedendone la messa in sicurezza, il 17 marzo 2017 inviai una nuova raccomandata pec al Comune di Ripabottoni  per sollecitare un pronto intervento e la messa in sicurezza dell’edificio con interventi diretti sullo stesso onde evitare il pericolo di crolli e la messa in sicurezza della strada Via Pietro Ramaglia. Tra la sacra del pesce fritto e la vita delle persone esiste una priorità, sono certo che presto l’amministrazione comunale di Ripabottoni sarà capace di individuarla.

Nicola Lanza – Laboratorio Progressista

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