Il giorno 8 maggio u.s. verso le 23.20 circa la Polizia Ferroviaria di Lambrate (MI) ha contattato la sala operativa della Questura chiedendo ausilio a causa di una persona di nazionalità marocchina in stato di agitazione che lanciava pietre dai binari in direzione dei passanti e degli operatori. Sul posto interveniva prontamente la volante zara 40 in ausilio. Il vice ispettore Christian di Martino, capo equipaggio immediatamente interveniva facendo uso del Taser che a causa del giubbotto indossato dallo straniero non permetteva di attingere la persona per la successiva scarica per cui, nasceva una colluttazione ed il marocchino colpiva con un coltello il vice ispettore alla schiena all’altezza dei reni e del duodeno.
Il vice ispettore a seguito dell’accaduto è stato trasportato in codice rosso all’Ospedale Niguarda (MI), dove è stato operato d’urgenza per lesione gravi. l’aggressore è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio. Al riguardo il Segretario generale nazionale del “Libero Sindacato di Polizia” (LI.SI.PO.) Antonio de Lieto e Franco Picardi Segretario generale nazionale del Sindacato “Polizia Nuova Forza Democratica”) hanno dichiarato: Scene di ordinaria violenza che richiedono a giudizio del LI.SI.PO. / PNFD, una risposta forte da parte dello Stato!!! Non è più accettabile che operatori di polizia, durante un regolare turno di servizio, vengono aggrediti da taluni stranieri che ospitiamo a spese di tutti i contribuenti. Questo è solo l’ultimo dei molteplici casi verificatosi.
I segretari – de Lieto e Picardi – si chiedono: cosa aspettano i nostri governanti a legiferare pene dure e certe per chi si rende responsabile di questi reati? I poliziotti non sono “figli di nessuno,” ed al riguardo hanno concluso – i segretari LI.SI.PO. e PNFD – chiedono al ministro dell’Interno la costituzione parte civile per le lesioni subite dal vice ispettore. gli appartenenti alle forze dell’ordine sono figli del popolo che quotidianamente rischiano la vita per garantire sicurezza ai cittadini, lo stato ha il dovere di assicurare loro la giusta tranquillità operativa.