“L’Albania ha compiuto grandi progressi negli ultimi anni. Le riforme introdotte nel Paese sono indubbiamente un segnale positivo ed aiutano il processo di integrazione europea ad andare avanti in maniera spedita. Credo che la Commissione – nel suo prossimo rapporto – prenderà atto degli sforzi compiuti in tal senso dal governo albanese, dando inizio ai negoziati ufficiali”. Così Aldo Patriciello, eurodeputato del Ppe, al termine della due giorni di lavori tenutisi a Bruxelles in occasione dell’undicesimo meeting della Commissione parlamentare dei rapporti tra Unione Europea e Albania.
L’incontro ha visto la partecipazione di 14 deputati albanesi, in rappresentanza dei diversi gruppi politici, del ministro per l’integrazione Klajda Gjosha e dei deputati europei componenti della delegazione parlamentare UE/Albania. Al centro dei lavori della Commissione lo stato dell’arte delle riforme portate avanti dal governo albanese per accelerare il processo di integrazione del paese balcanico nell’Unione europea, l’implementazione della riforma giudiziaria, la lotta alla corruzione e al crimine organizzato e la riforma elettorale in vista delle elezioni del prossimo anno.
“L’Italia ha sempre sostenuto il processo di avvicinamento all’Unione europea” – ha detto Patriciello a margine del meeting – aggiungendo di considerare “estremamente positiva la riforma costituzionale intrapresa nell’ambito della giustizia e approvata all’unanimità dal parlamento albanese lo scorso fine luglio. L’Italia – ha spiegato l’europarlamentare molisano – è stata e rimane uno dei difensori più attivi dell’agenda europea del Paese: l’impegno italiano e del Parlamento europeo in favore del processo di integrazione europea di tutta la regione non è mai venuto meno”.
“Per quanto riguarda la modernizzazione del Paese – ha concluso Patriciello – nelle prossime ore vi sarà la presentazione da parte della Commissione europea del rapporto ufficiale sui progressi realizzati da Tirana nel cammino di adesione. L’auspicio è che si possano aprire presto i negoziati ufficiali per l’adesione e spingere così il Paese a compiere quegli sforzi ulteriori necessari per completare un virtuoso percorso che ci vede impegnati da anni”.