Si è tenuto presso la clinica di Pozzilli un incontro tra i responsabili della Neuroradiologia diagnostica e interventistica dell’I.R.C.C.S. Neuromed e la MTE International di Campobasso, azienda molisana impegnata nel campo dei dispositivi medici e
biotecnologia, per discutere del sistema Genomadix Cube CYP2C19 e della possibilità di essere utilizzato nella pratica clinica.
Questo sistema portatile permette di eseguire un nuovo test genetico teso a valutare la resistenza ai farmaci antiaggreganti nei pazienti che, nei casi di interventi chirurgici vascolari ed endovascolari, necessitano di terapia anti-piastrinica. L’identificazione di resistenze a questi farmaci permette di prevenire eventuali complicanze durante gli interventi e quindi di preparare in maniera mirata i pazienti seguendo una terapia personalizzata.
“Una iniziativa importante – spiega il professor Salvatore Mangiafico, Neuroradiologo interventista – perché ci stiamo spostando sulla medicina centrata sul paziente. Ogni paziente ha diritto di sapere qual è la medicina migliore per lui sulla base dei più aggiornati protocolli di terapia e Neuromed in questo è all’avanguardia. Poter testare prima la resistenza genetica a certi farmaci vuol dire sicurezza per il paziente e sicurezza per gli operatori. Indubbiamente questo è un percorso che va stabilizzato e va organizzato per bene perché è una rivoluzione culturale e come tale va gestita all’interno delle linee guida e dei comitati scientifici”.
Hanno preso parte all’incontro il professor Salvatore Mangiafico, i dottori Marcello Bartolo, Giovanni Grillea, Enrico Cappello, Andrea Bartolo, insieme ai dottori Giuseppe Monita, CEO della MTE Internazional e Riwat Lim, clinical manager Genomadix.