La SLP CISL del Molise prende posizioni distanti molto nette da alcune OO.SS. presenti in categoria. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’ennesimo conflitto di lavoro aperto da alcune OO.SS., su temi importanti come la trasformazione dei contratti da part-time a full-time e gestione degli staff di Filiale di Campobasso e Isernia. Antonio D’Alessandro Segretario della SLP-CISL Abruzzo Molise riferisce che la dichiarazione di un segretario, tra l’altro confederale, è stata “questo conflitto è strumentale per portare la categoria allo sciopero”.
Successivamente esponeva temi che non avevano assolutamente attinenza con il conflitto aperto, come la gestione delle ferie, distacchi, formazione, quadri sposizionati e, infine, avvertiva l’Azienda dichiarando che “avrebbe preso nota di ogni risposta per riportarle ai lavoratori”.
Le distanze, la SLP-CISL del Molise, intende prenderle poiché ritiene che non si possa aprire un conflitto di lavoro ad uso strumentale, soprattutto perché si prende in giro i lavoratori, si prendono in giro i part-time, si prendono in giro tutti.
Ricordo a me stesso – continua Antonio D’Alessandro – che la stessa OO.SS. non era d’accordo al progetto svincolo, poiché, facendo i puritani, denunciavano che in questo modo non si dava la possibilità a tutti di poter lavorare in Poste. A questo punto mi chiedo: “Come mai se non erano d’accordo poi hanno aderito personalmente?” Come mai prima non erano attenti alla possibilità dell’opportunità di lavoro e oggi aprono una vertenza per loro? È strumentale!!!
Non accetto che – prosegue pacatamente Antonio D’Alessandro – nessuno utilizzi mezzi come le vertenze strumentalizzate perché ricordo a me stesso, e soprattutto agli altri, che siamo in piena crisi. Ognuno di noi in famiglia ha qualcuno che non lavora e il populismo, cioè utilizzare un qualcosa che le persone si vogliono sentire dire per non arrivare a nulla, e mentre noi discutiamo del nulla, tante persone perdono il lavoro. Il 12,5% della popolazione Italiana è disoccupata, il 45% di giovani non ha un lavoro e noi ci permettiamo di fare del populismo? Dobbiamo essere soddisfatti e lo devono essere i cittadini Italiani se solo dopo 6 anni, le OO.SS. sono riuscite a definire quali sono le leggi democratiche, la legge sulla rappresentanza e la rappresentatività? Dobbiamo essere soddisfatti se in piena crisi economica ci sono voluti 6 anni per dire che una maggioranza e costituita dal 50% + 1? Grandi temi di democrazia, ma che di certo non riempiono la “pancia” della gente. Continuando a ignorare i veri problemi dei lavoratori, saranno loro stessi che porteranno il Sindacato e i sindacalisti allo sfascio, e di certo non li biasimo. Noi ci sentiamo un sindacato diverso che non corre dietro a facili demagogie. È arrivato il momento di prendere le distanze e far notare tutte le differenze.
1 La SLP CISL non strumentalizza nessuno e dice le cose con chiarezza e trasparenza;
2 La SLP CISL vuole portare al tavolo delle trattative tutto ciò che non è ancora codificato (senza regole);
3 La SLP CISL vuole che tutto ciò che è normato (regole condivise da tutte le OO.SS.) sia rispettato, come gli argomenti portati al tavolo tema di conflitto di lavoro: ferie, passaggi di cassa, job posting, relazioni Industriali, abbinamento, ecc… Se non vengono rispettati gli accordi, la SLP CISL chiederà incontri ad oltranza affinché si applichi ciò che è scritto;
4 La SLP CISL non si siede ai tavoli solo per “riportare” ma per ottenere. La SLP CISL vuole trovare la soluzione ai problemi con il dialogo e userà lo strumento dello sciopero solo se l’Azienda lo rifiuta, altrimenti continua a oltranza;
5 La SLP CISL ricorda a tutti che i lavoratori pagano una delega al Sindacato perché siano tutelati nei loro diritti e dare loro delle garanzie, e non devono subire delle perdite economiche a favore di chi non riesce ad avere un dialogo costruttivo.
La SLP CISL – conclude il Segretario Antonio D’Alessandro – si auspica che si apra un capitolo nuovo, non abdicheremo mai al nostro ruolo, noi lavoreremo con intelligenza, sobrietà e alcune volte anche con il silenzio.