Si è tenuta ieri, al Teatro Sistina in Roma, la manifestazione conclusiva di “Officina per l’Italia”, il laboratorio politico – culturale promosso da Fratelli d’Italia per la stesura di un nuovo manifesto programmatico del centro destra italiano. L’obiettivo ambizioso è quello di ri – fare il centrodestra e di dare, al tempo stesso, una casa alla destra italiana. La manifestazione, che ha assunto notevole rilevanza anche alla luce delle recenti scissioni che hanno interessato il PdL, ha visto una nutrita partecipazione di militanti e simpatizzanti oltre che di personalità importanti del panorama politico – culturale e si è conclusa con la presentazione del Manifesto improntato, in maniera innovativa, su sette punti fondamentali: Libertà, Identità, Sovranità, Crescita, Solidarietà, Verità e Legalità.
Sarà attorno a questi principi guida che il nuovo centrodestra dovrà trovare il suo collante, nell’auspicio, come indicato dalla stessa Giorgia Meloni, che la destra italiana sappia ritrovare la sua compattezza senza nostalgici ritorni al passato.
Alla manifestazione era presente anche una delegazione molisana guidata da Filoteo Di Sandro che ha rilasciato questa dichiarazione: “con la manifestazione di ieri si è dato avvio a quel processo di rifondazione culturale della destra italiana dopo che Meloni e Crosetto ne avevano indicato, lo scorso gennaio, il percorso dal punto di vista politico. Molti sono stati gli interventi susseguitisi in una lunga mattinata di lavori e dai quali è emersa chiaramente la direttrice lungo la quale dovrà muoversi la futura azione politica di Fratelli d’Italia. Un movimento che, in continuità con la tradizione storica della destra italiana del MSI prima e di AN poi, non si limita a rimpiangere nostalgicamente un tempo che fu, ma si prepara ad affrontare, con serietà e consapevolezza, le nuove sfide che l’Italia si trova ad affrontare.
Dunque l’Europa al centro di molti degli interventi; quell’Europa dei tecnocrati e dei burocrati, alla quale già Ateju aveva lanciato la “Terza guerra”, che dev’essere rifondata nel rispetto delle diversità territoriali, sociali e culturali dei paesi che la compongono con un’attenzione maggiore ai popoli piuttosto che alla grande finanza. Ma non solo. Il recupero dei valori di solidarietà sociale, di legalità e di verità che non possono prescindere dal percorso politico di ognuno che senta di potersi definire “orgogliosamente di destra” – come ha sottolineato la stessa Meloni, senza però precludersi la possibilità di aprirsi ai contributi di quanti, pur non provenendo da quel percorso politico, sentano di dover adesso contribuire a quello del nuovo centrodestra. Una maggiore attenzione al mondo del Made in Italy, alla piccola imprenditoria nostrana, la difesa delle nostre identità e tradizioni – anche economiche – il ripudio della cosiddetta “decrescita felice” proclamata da Grillo, hanno catalizzato l’attenzione della platea disegnando una diversa politica economica ed hanno infuso, in ciascuno dei presenti, un rinnovato entusiasmo.
Ci aspettano mesi di duro lavoro, specialmente in una Regione come la nostra duramente provata dalla crisi economica e troppo spesso costretta a pagare il dazio di una burocrazia troppo legata ai numeri e poco alle peculiarità territoriali. Adesso, però, possiamo ripartire; abbiamo un partito di destra da appoggiare a testa alta; recuperiamo la passione per la partecipazione, per la militanza, contribuiamo anche noi a lanciare questa sfida per rilanciare il paese. Il Molise, specialmente dopo la scorsa tornata elettorale, ha bisogno di un solido centrodestra. Le Comunali di Campobasso saranno il primo banco di prova nel quale saremo chiamati a confrontarci. Per questo sarà necessario l’impegno di tutti: scegliamo Fratelli d’Italia per dare concretezza al Manifesto per l’Italia, per rifondare la politica su valori più sani, per tornare ad amministrare la nostra Regione. La campagna tesseramenti è aperta, assieme possiamo rifondare il centro destra: Libertà, Identità, Sovranità, Crescita, Solidarietà, Verità e Legalità illumineranno il nostro cammino, senza paura”.