Tra i messaggi meno menzionati della visita di Papa Francesco in Molise c’è la “Salvaguardia del Creato”. La Terra merita rispetto, l’agricoltura necessita di tutele, l’ambiente non può essere devastato ed il paesaggio molisano va preservato da attività impattanti e invasive. La proposta di legge “Misure urgenti per la gestione coordinata delle energie rinnovabili e la tutela della biodiversità della Regione Molise”, presentata dagli Assessori Regionali Facciolla – Petraroia, si sofferma sulla esigenza di disciplinare la materia delle fonti rinnovabili e sarebbe auspicabile richiamare statutariamente il Consiglio Regionale ad adottare la procedura d’urgenza per esaminare la proposta, ascoltare le parti e modificare parte dell’articolato eventualmente sia necessario prima dell’approvazione in Aula.Ciò che non aiuta il Molise è non avere una legge quadro in materia urbanistica e non avere una legge regionale più puntuale sugli impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili. L’ambiente, l’acqua, la terra, l’aria ed il paesaggio sono patrimonio naturale collettivo tutelato dall’art. 9 della Costituzione che giustamente subordina il diritto delle imprese private a realizzare profitti alla salvaguardia del bene comune e dell’interesse generale.
Non è utile al Molise se il Consiglio Regionale insabbia la proposta di legge Facciolla – Petraroia che al contrario merita di essere istruita con urgenza. Se occorrono modifiche si facciano quelle modifiche, ma alla nostra regione servono norme di salvaguardia del territorio e di tutela ambientale di carattere generale in cui siano definite le aree sensibili in cui non si possono installare impianti industriali impattanti.
La Regione Molise disciplini la tutela del territorio, dell’agricoltura e dell’ambiente
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