“Le Terre del Sacramento” di Francesco Jovine, affascinano e sbancano su Radio Rai. Oltre 500.000 radioascoltatori per una delle narrazioni più belle del panorama letterario italiano. Ben cinque serate allietate da racconti di vita che hanno segnato la storia e la politica di tempi passati, quando in Molise vigeva il silenzio della “ Libertà “ a causa di camice nere che, impossessate del tempo e dello spazio, dettavano l’andamento delle giornate e delle vite in esse connesse
. Luca Marano, giovane ventenne studioso della “ Legge “, veniva ucciso a causa della sua avversità alla dittatura. Il dolore ancestrale di donne che al capezzale si battevano il petto urlando il dolore di madri e di popolane dall’animo contadino, quell’animo dei “ cafoni “ senza tempo ma racchiusi in un tempo ove la continuità familiare, la forza di soffrire insieme per superare il buio causato dalla voglia distruttrice di una politica favorevole all’odio razziale, all’annichilimento dell’essere umano.
Compenetrabile la voce di Saverio Lombardi che nel favorirci un ascolto dalle silenti fasi di ammirazione, ha compresso cuori e solstizi, che speriamo arrivino in fretta, e ci rendano catapultati in seno di madri che dalla morte riescono a generare sempre subito altra vita. Grande attenzione per Francesco Jovine, che ha finalmente trovato casa in Molise nel Costituito Parco Letterario e del Paesaggio a suo nome.
Uno Jovine che genera attenzione ovunque, dal Belgio alla Francia, dal Brasile al Sudamerica più recondito. Adesso occorre fare di più, arredare quella casa appena ritrovata e farlo con la sua mirabile voglia di viaggiare e farci sognare nell’immenso di un Molise, che della sua scrittura ne ha bisogno per trovar giovamento e sensibilità per un immediato riscatto. “ Jovine è tornato a casa, facciamo che non vada più via! “ le parole di soddisfazione dell’Assessore alla Cultura della Regione Molise, Vincenzo Cotugno.