Domenica 31 luglio dalle ore 9.00 presso la “Casa del Fanciullo” di Guglionesi gli specialisti saranno a disposizione della Cittadinanza per visite, esami del sangue, elettrocardiogramma e controllo della pressione arteriosa, in modo assolutamente gratuito e senza alcuna prenotazione. Inoltre verranno illustrati i principali fattori di rischio che favoriscono lo sviluppo delle malattie cardiovascolari.
Alle ore 19.00 il convegno promosso dall’Associazione “Cuore Molisano” su “Prevenzione e Cura delle Malattie Cardiovascolari” a cui parteciperanno specialisti dell’ASREM e della Fondazione “Giovanni Paolo II”. Interverranno, tra gli altri, il Direttore dell’Ospedale San Timoteo, Filippo Vitale, il Direttore del Dipartimento di Malattie Cardiovascolari della Fondazione, Carlo Maria De Filippo. Seguiranno le relazioni dei Cardiologi: Matteo Santamaria e Cosimo Sacra della Fondazione e Nicola Serafini dell’ASREM.
Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte nei Paesi occidentali. In Italia 240 mila persone (di cui 110 mila circa sono uomini e 130 mila donne) muoiono ogni anno per malattie dell’apparato cardiocircolatorio.
“Prevenire è meglio che curare” si applica perfettamente alle malattie del cuore e, dunque, la Prevenzione Cardiologica è un aspetto della propria salute a cui dedicare massima attenzione. Infatti, vanno tenuti sotto controllo sia i fattori di rischio determinati dallo stile di vita (fumo, alimentazione ricca di grassi, alcolici, poca attività fisica) che da alterazioni metaboliche (dislipidemia, ipertensione arteriosa, obesità, diabete mellito, iperuricemia, iperomocisteinemia).
I sintomi di allarme tipici sono dolore toracico, affanno, dolore puntorio, astenia, palpitazioni: spesso, però, possono essere assenti o sfumati. Perciò, periodicamente, è buona norma sottoporsi ad una verifica del proprio stato di salute cardiologico ed a una valutazione del rischio cardiovascolare da parte dello Specialista Cardiologo. Ciò è particolarmente vero per coloro i quali – in assenza di chiari segni di cardiopatia – hanno tuttavia un rischio elevato: familiarità per infarto, diabetici, fumatori, ipertesi, sportivi.
L’individuazione delle persone a medio e ad alto rischio cardiovascolare permette di intraprendere azioni capaci di modificare in positivo lo stile di vita e gli altri elementi sfavorevoli ma modificabili (sesso ed età per ovvie ragioni non possono essere corretti).
Sulla base di questi elementi l’istituto superiore di sanità (ISS) ha stilato qualche anno fa la cosiddetta carta del rischio cardiovascolare. Si tratta di una serie di tabelle e suggerimenti che permettono di calcolare il rischio di subire un evento cardiovascolare maggiore (infarto ed ictus).