Una grande partecipazione alla Giornata dell’Anziano 2017 lo scorso due agosto, appuntamento annuale dedicato alla cultura della salute e alla prevenzione, quasi tutto gli abitanti del piccolo centro molisano erano in piazza portella per ascoltare le interessantissime relazioni su un argomento molto attuale: “invecchiare bene per vivere meglio”.
Animatrice dell’evento, come sempre, la professoressa Pina Sallustio, Direttore del Dipartimento Servizi della Fondazione e professore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, nativa di Roccavivara, che insieme all’Amministrazione Comunale, nella persona del sindaco Frano Antenucci, promuove da anni questo appuntamento.
Il Direttore Generale della Fondazione, Mario Zappia, ha introdotto i lavori ringraziando la professoressa Sallustio per aver promosso questa iniziativa, non sono mancate parole di stima e apprezzamento per la Prof, come tutti affettuosamente la chiamano, che vive il suo lavoro di medico come una vera e propria missione al servizio del prossimo.
Le relazioni sono state affidate al professor Maurizio Gasperi, ordinario di Endocrinologia dell’Università del Molise, al professor Sergio Storti, Direttore UOC di Oncoematologia della Fondazione Giovanni Paolo II.
La prevenzione è importante anche durante la terza età. A sottolinearlo tutti i relatori, che sono giunti alla conclusione che “è importante diffondere la consapevolezza di quanto la percezione personale dell’invecchiamento possa influenzare i comportamenti nell’ambito della prevenzione a questa età”. La scelta di seguire comportamenti salutari durante la terza età dipende anche all’approccio mentale all’invecchiamento. In particolare, chi si sente a proprio agio nella sua nuova veste di “anziano” è più propenso a sottoporsi a test e controlli medici per valutare il suo stato di salute. Purtroppo a volte gli anziani sono convinti che acciacchi fisici e mentali siano compagni inevitabili della terza età. In realtà invecchiare non significa necessariamente andare incontro a problemi di salute. Chi affronta l’invecchiamento con un approccio più positivo si sottopone più spesso a test per il colesterolo, colonscopie, mammografie, Pap test ed esami della prostata, indipendentemente da altri fattori che potrebbero influenzare il ricorso alla medicina preventiva. non dare importanza alla prevenzione nella terza età, credendo che in questa fase cambiamenti dello stile di vita siano inutili, è un approccio errato e poco salutare. La comunicazione rappresenta una componente integrata degli interventi di prevenzione essendo uno strumento fondamentale di informazione e conoscenza per le persone (sia cittadini che professionisti della salute).