“Cambia il nome al progetto e aiuta un amico”. Potrebbe essere questo, con qualche forzatura, il titolo di un nuovo passatempo, estivo e non solo, inventato dal governatore attorno a uno dei progetti di viabilità più chiacchierati di sempre. Trattasi della metropolitana leggera, anzi no: del progetto di elettrificazione della tratta Campobasso-Roma. Già, perché da qualche mese Frattura ha smesso di parlare di metro leggera, un concetto indigesto ai più e foriero di battutine varie. Al suo posto è spuntato il “progetto di elettrificazione”, termine certamente più tecnico, più coinvolgente, dall’appeal più moderno.
Un mutamento che cambia la forma, ma non la sostanza. Il progetto della metro leggera, per un importo di 23 milioni di euro, era incentrato sulla tratta Matrice-Bojano. Quello di elettrificazione, invece, è fondato sull’ammodernamento della tratta Campobasso-Roccaravindola e prevede la sua realizzazione in tre lotti: il primo, sempre da Matrice a Bojano, il secondo da Bojano a Isernia e il terzo da Isernia a Roccaravindola.
Proprio il secondo lotto è al centro della determina numero 480 del 24 giugno scorso a firma del Direttore del servizio viabilità della Regione Molise. In oggetto il documento riporta un “intervento di rilievo strategico per la mobilità su ferro – sistema di trasporto ferroviario urbano ed extraurbano sulla tratta Bojano-Isernia (II lotto)” e prevede un finanziamento di 425mila euro oltre alla nomina del responsabile unico del procedimento.
In pratica qualche settimana fa la Regione ha affidato la progettazione del secondo lotto alla stessa Ati, associazione temporanea di imprese, che aveva progettato l’iniziale metropolitana leggera. Già a suo tempo il MoVimento 5 Stelle aveva presentato varie interrogazioni e condotto diversi accessi agli atti per chiedere al professionista Paolo Di Laura Frattura di un suo eventuale coinvolgimento diretto o indiretto nell’Ati. Non abbiamo mai avuto risposta. Dunque i nostri dubbi restano intatti, anche ora.
Magari è possibile che, preso dalla voglia d’estate, il governatore si sia inventato il giochetto del nuovo progetto di elettrificazione per rendere logico l’affidamento diretto alla sua amata Ati anche della progettazione del secondo lotto, dopo che sotto il Governo Iorio aveva avuto l’incarico per il primo tratto da Matrice a Bojano.
Intendiamoci, l’elettrificazione della ferrovia è ormai un dovere. Ed è lecito l’affidamento a uno stesso progettista, ma resta il silenzio del governatore alla nostra richiesta di chiarimenti sui suoi rapporti con l’Ati. il MoVimento 5 Stelle sta già predisponendo il materiale necessario per un nuovo, ennesimo atto in Consiglio regionale.
Il presidente Frattura ha il dovere di chiarezza istituzionale sull’intera vicenda. Lo deve a tutti i cittadini.
La metro leggera, Movimento 5 Stelle: Frattura e il nuovo gioco dell’estate
Commenti Facebook