Ciò che è successo nei campi di concentramento non dovrà mai più ripetersi: la memoria serve a riconoscere le forme nuove e persino attuali che l’autoritarsimo e la xenofobia assumono continuamente sotto i nostri occhi. Per avere la certezza che quei drammi restino imprigionati tra le pagine insanguinate del nostro passato, è l’uomo che deve cambiare, tutti i giorni, senza mai dimenticare. Le tendenze antidemocratiche sono all’ordine del giorno, e colpiscono ancora oggi un’Europa sempre più fragile dal punto di vista sociale, dall’inizio della crisi economica.
Stare tutti i giorni dalla parte dell’uguaglianza e dei diritti umani, costruire partecipazione e solidarietà nel cuore del nostro continente è il modo migliore per celebrare questa ricorrenza. Noi ricordiamo così.ù
Davide Vitiello, Segretario GD Molise