Anche questo anno si sono svolte a Buttrio (Ud), ormai definita la “capitale dei vini autoctoni”, le Finali di Vinibuoni d’Italia, la Guida del Touring Club Italiano curata da Mario Busso e Luigi Cremona. Dopo tre giorni di attenta selezione, dal 22 al 25 luglio, sono state attribuite le Corone, ovvero il massimo riconoscimento conferito a quei vini che si sono distinti per piacevolezza di beva e per indiscussa emozionante qualità.
Le Corone sono state assegnate dai 25 coordinatori della Guida riuniti in 3 commissioni. Mentre con l’iniziativa “Oggi le corone le decido io” – a carico di una commissione parallela aperta ai wine lover, giornalisti e blogger – sono stati assegnati i riconoscimenti indicativi del gradimento degli eno-appassionati. “Il Molise si è contraddistinto per uno standard qualitativo indiscutibile, ormai in evidente crescita anche per le cantine sociali, e per la diversificazione delle varietà autoctone proposte, quindi non solo Tintilia”, ha commentato con entusiasmo la neo coordinatrice della Guida, Jenny Viant Gómez, giornalista enogastronomica e sommelier residente nel vicino Abruzzo, dove è avvenuta la preselezione dei 65 campioni pervenuti da 10 cantine molisane. Il dato nazionale complessivo ci parla di circa 25.000 vini ricevuti e degustati rigorosamente alla cieca, 652 campioni ammessi alle Finali (cioè appena il 2,62%) e 467 premiati con la Corona (appena l’1,87% dei partecipanti).
La Guida Vinibuoni d’Italia, l’unica dedicata agli autoctoni, in base alla quantità di produttori presenti nel territorio riserva a ciascuna regione una determinata quota di finalisti, al Molise sono destinati 3 posti, che possono trasformarsi concretamente in Corone durante le Finali. Per questa edizione i 3 finalisti scelti si sono aggiudicati il massimo riconoscimento (l’anno scorso le Corone sono state 2 su 3 finalisti). Gli autoctoni da Corona per la Guida 2016 sono: Terre degli Osci Igt Rosato Ros_is 2014 di Cantine Salvatore, Biferno Doc Rosso Ramitello 2013 di Di Majo Norante e Tintilia del Molise Doc Rosso 2012 di Terresacre.
“L’auspicio è quello di incrementare il numero delle aziende in Guida e potenzialmente il numero di Corone. Ciò è possibile se in fase di reclutamento dei campioni le aziende aderiscono numerose e con tempestività, al fine di consentire lo svolgimento delle preselezioni nei termini previsti. Il Molise ha caratteristiche pedoclimatiche e ampelografiche invidiabili. La produzione è contenuta e di qualità sorprendente, bisogna solo veicolare nel modo opportuno l’unicità di questa meravigliosa regione, il comparto vitivinicolo può dare un supporto importante”, conclude Viant Gómez, nota amante del territorio e dei suoi vini, che dopo il nuovo incarico sarà spesso in Molise per incontrare i produttori.
Pasquale Di Lena