Nell’ambito di controlli a tutela dell’ambiente, il Nucleo operativo Protezione ambientale, coordinato dal comandante Amedeo Nacarlo, ha accertato lo sversamento di reflui dell’impianto, privo di autorizzazione, direttamente nella condotta delle acque chiare che confluiva in un torrente.
Il titolare, inoltre, procedeva con lo stoccaggio in modo incontrollato un certo quantitativo di fanghi e sabbie, derivanti dalle operazioni di lavaggio, che costituivano una potenziale fonte di inquinamento e contaminazione per i terreni circostanti. Tutti gli impianti sono stati requisiti. L’attività di indagine, condotta sotto la direzione della Procura di Larino , è risultata complessa e difficile.
Commenti Facebook