La campanella è suonata all’insegna delle incertezze

12 settembre 2016, ore 8.00 e ore 14 come tanti soldatini allineati non tutti gli alunni molisani hanno fatto il loro ingresso nelle aule scolastiche, perché molte di queste non risultano a norma. Inizio di anno scolastico preceduto, del resto sono anni, da problemi legati prettamente alla sicurezza che, a quanto si legge sulla stampa, è quanto mai precaria su tutto il territorio nazionale. Sicurezza legata a doppio filo agli edifici che annualmente ospitano i futuri dirigenti della classe sociale italiana che, purtroppo, ancora una volta sono costretti a essere ospitati in ambienti non prettamente adibiti all’insegnamento e all’apprendimento. Condizione di precarietà che ha acceso polemiche, accuse e litigi che non fanno assolutamente giustizia a quelle che sono le necessità delle popolazioni scolastiche. Le quali, anche quest’anno, sono state costrette, loro malgrado, a essere protagoniste involontarie di una situazione “distonica” che caratterizza la vita delle scuole di ogni ordine e grado. Distonie che vedono interessati piccoli e grandi edifici che non sono a norma, leggasi scuola di Amatrice crollata a seguito del recente terremoto e annoverata tra le scuole sicure, grazie ad una certificazione che a quanto pare è risultata poco veritiera. Attestazioni che indicano la pochissima scrupolosità con cui vengono effettuati i collaudi da parte di chi è preposto a dare l’OK all’ingresso degli alunni. Attestazioni frutto, forse, usiamo il dubitativo, anche perché potremo incappare in errori, di operazioni poco chiare su cui si registrano indagini da parte degli organi inquirenti su mandato della magistratura. Attestazioni che, la maggior parte delle volte, presentano mancanze e vizi che, se esaminati scrupolosamente, e a quanto pare non lo sono, dovrebbero essere cestinate senza alcuna prova di appello.  Attestazioni che, nonostante i controlli, la scuola di San Giuliano di Puglia dove morirono ventisette bambini e la loro maestra lo insegna, spesso risalgono a molti anni fa.

Certificazioni basate esclusivamente su interessi di parte che, nonostante le dichiarazioni di conformità e soprattutto di agibilità, hanno il valore della carta straccia. Attestazioni che addirittura mancano, anche se c’è, la promessa di esibizione all’abbisogna. Tutte cose che lasciano attoniti, inorriditi ed esterrefatti per quello che accade tant’è che la mappa della non documentazione è palese. Costatazioni che, alla luce dei tragici avvenimenti, non dovrebbero esistere perché i fruitori degli stabili sono incolpevoli di una situazione che si protrae da tempo, anzi da sempre. Vedete non serve gridare allo scandalo dando all’untore, perchè dopo un primo momento di indignazione le cose restano invariate, tant’è che i villaggi scuola approntati nelle zone terremotate esisteranno ancora per molto. Condizione che causa disagi specialmente a chi indossa per la prima volta il grembiule azzurro per affrontare le difficoltà che la società dell’incongruenza ti sbatte violentemente in faccia la cui unica certezza è… a voi le conclusioni qualunque esse siano.

Massimo Dalla Torre

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