Non rinunceranno i Molisani, come tutti gli italiani, al rito propiziatorio dei regali della Befana, con l’accattivante sorriso di piacevole sorpresa particolarmente dei bambini. Ben augurante, simbolo di rinascita, la Befana, festa cristiana per eccellenza, soppressa tra le feste civili dal 1977 fino al 1985, reintrodotta poi a furor di popolo, ha origini fortemente agricole. L’origine della Befana, Epifania, si perde nella notte dei tempi, discende da tradizioni magiche precristiane e, ricorda la Coldiretti Molise, affonda le sue radici nel nostro passato agricolo. Anticamente, ancora prima del cristianesimo, nella dodicesima notte dopo il solstizio invernale del 25 dicembre, si celebrava la morte e la rinascita della natura, attraverso la figura pagana di Madre natura.
La notte del 6 gennaio, raccontava la credenza, Madre natura, esausta per aver donato tutte le sue energie durante l’anno, appariva sotto forma di una vecchia e benevola strega, che volava per i cieli con una scopa sopra i campi seminati da poco. Oramai secca, Madre natura era pronta ad essere bruciata come un ramo, per far sì che potesse rinascere dalle ceneri come giovinetta Natura. Prima di perire però, la vecchina passava a distribuire doni e dolci a tutti, in modo da fecondare i semi che sarebbero nati durante l’anno. Il significato di rinascita e nuovo seme, emblemi di vita contadina, è presente anche nella sua accezione cristiana che designa la festa, commemorativa delle manifestazioni divine di Gesù Cristo e l’adorazione da parte dei Magi. Nell’ancestrale spirito di rinascita di questa festa, presente nella religione come nella natura, la Coldiretti Molise auspica che rinvigorisca la determinazione e la vita dei molisani e degli italiani, con una nuova ripresa, dopo il decadimento della crisi economica e le ristrettezze della recessione, grazie alle semine che istituzioni, parti sociali e cittadini sapranno fare nel terreno dell’economia e dello stato sociale, così come in quello dello spirito di giustizia. Intanto, sicuramente positivo, anche per il Molise, è il record storico del valore delle esportazioni di prodotti agroalimentari italiani registrato per il 2013, arrivando a quota 33 miliardi di euro. Tra i principali prodotti del Made in Italy, evidenzia Coldiretti Molise, vi sono quelli maggiormente diffusi in Molise. Il prodotto più esportato si conferma il vino, con 5,1 miliardi (+8 per cento) davanti all’ortofrutta fresca (4,5 miliardi di euro), che cresce del 6 per cento, mentre l’olio, che fa segnare un +10 per cento, porta il valore complessivo a 1,3 miliardi. Aumenta anche la pasta che rappresenta una voce importante del Made in Italy e del Molise sulle tavole straniere, con 2,2 miliardi (+4 per cento).