“Positivo l’ingresso dei lavoratori nel capitale azionario attraverso cessione di quote gratuite.” “Verrà messa sul mercato una quota di minoranza, mentre il controllo dell’azienda rimane in mano allo Stato. Abbiamo l’opportunità per inaugurare un modello di governance che rafforzi i rapporti tra azienda e lavoratori.” Un inizio 2014 ricco di impegni per la CISL Poste. Apertura del capitale di Poste Italiane al mercato privato attraverso la dismissione di quote non di controllo e partecipazione dei lavoratori all’azionariato, rinnovo contrattuale, verifica della riorganizzazione di Servizi Postali.
“A dicembre era scattato l’allarme sul dossier che il governo aveva già preparato e che riguardava la vendita totale di Poste Vita – spiega il Antonio D’Alessandro Segretario della CISL Poste – Tutti sappiamo che Poste Italiane, anomalo operatore nel panorama europeo, ha retto bene in questi anni di crisi dell’intero settore postale grazie alla sua diversificazione, alla molteplicità dei servizi offerti e all’unicità aziendale che ha consentito compensazioni al proprio interno. La proposta della vendita di Poste Vita, che nel 2013 ha superato il 50% dei ricavi dell’intero Gruppo, sarebbe stato un colpo mortale per l’intera azienda.”
“L’ipotesi di ragionare sulla cessione di quote minoritarie a carattere privato si rivela quindi una scelta meno rischiosa delle precedenti perché consente allo Stato di mantenere il pacchetto di maggioranza e per la prima volta si ragiona sulla quota azionaria da destinare gratuitamente ai lavoratori che, di conseguenza, parteciperanno agli utili dell’impresa e potranno esprimere una rappresentanza nel futuro Consiglio di Amministrazione – sottolinea Antonio D’Alessandro – Una novità assoluta, un primo test di coinvolgimento dei lavoratori nell’azionariato di società pubbliche. La CISL Poste è pronta per questa sfida, per diventare precursore in quello che potrebbe diventare un modello di riferimento futuro delle aziende nel nostro paese, attraverso la partecipazione dei lavoratori alla governance delle società, già sperimentato con successo in altre nazioni.”
“Si tratta di una evoluzione culturale, sindacale e politica per tutto il nostro Gruppo Poste, mai avvenuta in un’altra azienda di così grandi dimensioni e importanza. Ma la partita che si è aperta è assai complessa e scatenerà sicuramente l’interesse di molti – avverte Antonio D’Alessandro – Per questo motivo il sindacato di categoria e confederale seguirà con la massima attenzione l’evoluzione del percorso e inizierà nei prossimi giorni a confrontarsi con il management aziendale. Al momento tutte le dichiarazioni pubbliche e private alimentano solo illazioni spesso errate. Ci vorranno mesi affinché l’operazione e la giusta volontà politica possa concretizzare l’intero processo.”
In tema politico da registrare l’accordo interconfederale sulla rappresentanza siglato il 10 gennaio scorso “La nuova intesa del Testo Unico sulla rappresentanza rappresenta un risultato di grande rilievo per tutto il movimento sindacale confederale. Per la contrattazione collettiva nazionale fissa al 5% la necessaria rappresentatività di una organizzazione sindacale per essere ammessi al tavolo negoziale. Mentre i contratti collettivi aziendali, per le parti normative e economiche, sono efficaci ed esigibili se approvati dalla maggioranza delle RSU – afferma Antonio D’Alessandro – Si tratta di un grande cambiamento nel nostro sistema di relazioni industriali che rafforza e fa diventare più importante il ruolo delle RSU, consolidando l’azione e la presenza della CISL Poste nei luoghi di lavoro. Il recepimento di questo importante accordo avverrà nell’ambito di una specifica intesa tra le Parti.”
“Nel frattempo la nostra attività sindacale prosegue normalmente, come sempre. Abbiamo chiuso positivamente un accordo per i lavoratori delle aziende di recapito private rimasti senza lavoro a seguito della crisi attraverso l’opportunità di un contratto a tempo determinato di 12 mesi, con possibilità di ulteriori 4 mesi se applicati fuori regione – continua D’Alessandro – Inoltre, in questi giorni abbiamo sottoscritto favorevolmente un accordo con TNT e i suoi partners che prevede il rinnovo del premio di risultato e soprattutto la regolarizzazione della posizione di centinaia di lavoratori che avevano un rapporto di lavoro precario e incerto.”
“L’intensificarsi di questi accordi con le realtà aziendali del settore recapito e logistica private, per la CISL Poste agevola il confronto per il prossimo contratto di settore – conclude Antonio D’Alessandro – Dobbiamo dare sbocco al rinnovo contrattuale. I lavoratori del settore attendono giustamente l’inizio della trattativa che comporti un adeguato aumento salariale e nuove tutele normative. Infine, bisogna chiudere la verifica sulla riorganizzazione della divisione Servizi Postali. Proprio in questi giorni si stanno svolgendo incontri per sanare gli squilibri di organico fra le varie realtà territoriali, in particolare dove si riscontrino carenze strutturali, l’aumento eccessivo dei carichi i lavoro, le carenze di mezzi e di strumentazione e che definisca i termini e lo sviluppo futuro dei servizi postali”. “C’è tanto lavoro da fare, ma come accaduto nel passato in ogni passaggio nevralgico dell’azienda, l’esperienza ci insegna che anche stavolta, tutti insieme, siamo pronti per rispondere adeguatamente alle avvincenti sfide future del nostro settore.”