Alla vigilia del suo ritorno a Trivento, dove domenica prossima terrà la quarta edizione del workshop in recitazione da lui diretto e lunedì incontrerà gli studenti, John Lynch si racconta, parla del suo legame sempre più forte con il paese d’origine e annuncia importanti novità che riguardano proprio Trivento: un racconto e forse un film. La star internazionale ricorda le tante emozioni che lo legano al Molise, parla dei suoi ‘maestri’ italiani e dei suoi prossimi impegni.
Negli ultimi anni hai molto rinforzato il legame con Trivento al punto da venire spesso per dare ‘lezioni di recitazione’ ai ragazzi. Che bilancio tracci di questa esperienza?
“Credo molto nelle potere delle storie. Noi siamo, dopo tutto, più o meno, il risultato della narrazione delle nostre stesse vite. Quando ero bambino sono stato fortunato ad avere un insegnante di inglese davvero illuminante che mi ha incoraggiato ad esplorare non solo la letteratura, ma anche la mia immaginazione. Recitare è l’incontro tra la parola e l’immaginazione e tutto questo mi ha sempre affascinato: ecco perché recito, perché scrivo. A Trivento ho avuto l’opportunità di condividere parte di questa esperienza, di offrirla ai giovani affinché la usassero o mettessero da parte. Così voglio ripagare la generosità che Trivento ha mostrato nei miei confronti, nell’unico modo che conosco”.
Da qualche anno hai la cittadinanza onoraria di Trivento. Cosa ti piace di più del tuo paese?
“Ricevere la cittadinanza onoraria ha significato molto per me, forse più di quello che riesco ad esprimere. Mia madre Rosina lasciò il paese negli anni ‘50 e per me la sera della cerimonia nel 2015 è stato un grosso tributo anche a lei, a tutti i suoi sacrifici e a tutto l’amore che mi ha dato. Ho deciso che il mio prossimo racconto sarà il racconto del suo viaggio, della sua partenza, quindi sto raccogliendo informazioni su Trivento e la sua storia. Verrà pubblicato l’anno prossimo, è interamente ambientato a Trivento”.
Quale è il ricordo più bello che ti lega a Trivento?
“Il mio ricordo più bello è dell’estate del ‘64: ero lì con mia madre, ero solo un bambino, era piena estate, un ricordo che mi porto dentro da una vita”.
Ti piacerebbe un giorno girare un film in Italia?
“Se dovessi adattare il mio prossimo racconto a una pellicola sicuramente verrei a filmarlo in Molise, non potrebbe essere altrimenti”.
Nella tua eccezionale carriera hai avuto anche ‘maestri’ italiani?
“Mi ispira Paolo Sorrentini. Amo Pasolini e, ovviamente, Fellini”.
A cosa stai lavorando in questi mesi?
“Ho appena trascorso sei mesi in Canada lavorando con Tim Roth a una serie intitolata “Tin Star” e ho appena finito di girare un film dal titolo “The Banishing“. Ho poi in programma un lavoro con Samantha Morton, si tratta di una serie ambientata in Inghilterra e partiremo a Gennaio”.
Lynch, che è stato protagonista di tanti film di successo, da ‘Sliding Doors’ a ‘Best’, da “Nel nome del padre” a “Niente di personale”, recentemente ha recitato nella serie della Bbc (trasmessa in Italia da Sky) “The Fall – caccia al serial killer”.
Domenica 16 dicembre, presso il Centro polifunzionale di Colle San Giovanni a Trivento, dirigerà la quarta edizione del workshop in recitazione, evento promosso dalla Pro Loco Terventum e patrocinato dal Comune di Trivento. Il workshop è rivolto a tutti gli aspiranti attori e appassionati di recitazione, senza limiti di età, con iscrizione obbligatoria (tutte le info sulla pagina Facebook della Pro Loco).
Lunedì mattina invece l’attore incontrerà gli studenti del Liceo delle Scienze applicate dell’Istituto omnicomprensivo “Nicola Scarano”, sempre a Trivento.