Caro Presidente o Matteo, se preferisci, mi permetto scrivere queste poche righe per una riflessione sulla Jobs Act.Personalmente confidavo molto in un’azione che segnasse una vera svolta in direzione dell’occupazione per le tante persone che sono in cerca di lavoro, per le tante persone che il lavoro lo hanno perso e per le tante persone che il lavoro non lo cercano più. Tuttavia sono costretto a ricredermi e non vedo quegli effetti immediati ed urgenti che invece sono necessari ad un Paese che rischia il collasso ed in cui al problema del lavoro che non c’è per i genitori, si aggiunge il lavoro che non c’è per i figli.
Le famiglie, i più potenti ammortizzatori sociali della storia, ormai sono allo stremo e non potranno reggere ancora per molto una situazione che sta precipitando di giorno in giorno.Occorre creare subito occupazione, un piano Marshall per il lavoro che consenta a tutti il diritto costituzionale al lavoro, alla casa, alla famiglia, alla vita, al futuro.
I Comuni non possono essere gli esattori dello Stato; ormai il patto di stabilità e le leggi capestro sulle assunzioni pubbliche oltre a strangolare tutti non fanno che creare disservizi ai cittadini.Una risposta parziale, sul tema del lavoro, potrebbe arrivare anche dai Comuni e dagli altri Enti locali qualora fossero messi nelle condizioni di potere procedere alle assunzioni. Solo il Comune di Campobasso registra una carenza in pianta organica di 97 unità su 392 posti previsti, mentre la partecipata SEA di 20 persone sulle 85 a regime. Una “macchina” amministrativa a quattro cilindri che funziona, anzi che cerca di funzionare, con un motore a tre.Consenti ai Comuni, in un sistema però di federalismo solidale, di potere utilizzare -ad esempio- i proventi del 5per mille per le assunzioni, senza vincoli e parametri assurdi da rispettare o di prevedere -sempre ad esempio- una tassa di scopo finalizzata alle assunzioni dei propri residenti: i cittadini, sono certo, sarebbero pronti ad autotassarsi per dare un futuro ai loro figli. Non sarà molto, ma esteso agli oltre ottomila Comuni d’Italia avrebbe un effetto moltiplicatore sull’intero sistema economico.
Con affetto
Michele Ambrosio – capogruppo Udc al comune di Campobasso