“Le iniziative che vedono imprenditori impegnarsi per creare nuove opportunità di rilancio della filiera tessile molisana, duramente colpita dalla crisi Ittierre, hanno bisogno della massima considerazione da parte della politica e delle istituzioni, così come è stato chiesto e così come è giusto che sia. Il punto da sciogliere è il destino delle centinaia di lavoratori che sperano proprio nella ripresa della filiera tessile per allontanare l’incubo della definitiva perdita del posto di lavoro. La storia della Ittierre, può continuare attraverso la collaborazione tra istituzioni e investimenti privati per rilanciare uno dei settori che ha segnato anni importanti nella vita economica del Molise, ma passi in avanti affrettati e,soprattutto, iniziative che non hanno come base un solido Piano Industriale, votato a favorire per buona parte il reimpiego delle unità lavorative della ex Ittierre e del suo indotto, possono rappresentare un palliativo e non la definizione del problema. La Regione non intende mancare all’impegno di attivarsi per trovare i migliori sistemi possibili, in modo particolare con la collaborazione di un qualificato partenariato privato, ma ha il dovere di ribadire che nessun tipo di intervento assistenzialistico è più consentito, pertanto occorrono progetti di rilancio proiettati verso una gestione imprenditoriale in grado di reggersi da sola. L’iniziativa perciò deve vedere la luce pensando a nuovi progetti e sistemi d’impresa attivabili attraverso iniziative quali i Distretti Produttivi che garantiscono l’accesso alle diverse opportunità, comunitarie e nazionali e consente l’avvio di progetti che possono rafforzare lo sviluppo del tessuto produttivo e la capacità competitiva in seno ai mercati internazionali del prodotto realizzato in Molise. Senza nulla togliere agli imprenditori che si stanno adoperando, alacremente, per valorizzare la specificità del nostro sistema produttivo, composto prevalentemente da piccole e medie imprese, e per non commettere errori irreversibili, la crescita deve concretizzarsi attraverso un modello organizzativo che non preveda, necessariamente, l’intervento istituzionale di tipo, prevalentemente assistenzialistico. Proprio con la loro presenza, la creazione di “reti di imprese” o Distretti produttivi è possibile e risolutiva e si può, finalmente, progettare il rilancio occupazionale della filiera tessile molisana.”
Ittierre,Scarabeo: nessun passo in avanti affrettato e superficiale. Servono piani industriali seri per rilanciare l’occupazione
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