L’apertura di credito del Ministero dello Sviluppo sull’avvio del riconoscimento dell’area di crisi su Pettoranello del Molise e se possibile su un territorio più ampio che coinvolga il Distretto Produttivo Bojano – Isernia – Venafro, merita di essere rilanciata con la massima urgenza per verificare l’approntamento di una serie di misure di agevolazioni ad investimenti di reindustrializzazione del territorio finalizzati alla riassunzione dei lavoratori della filiera tessile, della filiera avicola e dell’indotto del metalmeccanico.
Il Governo Nazionale, la Regione, le amministrazioni locali e le forze economiche e sociali, potrebbero condividere un Accordo di Programma che assume l’obiettivo di non lasciare soli i dipendenti estromessi dall’Ittierre, dalla Gam e dalle aziende metalmeccaniche del nucleo industriale di Pozzilli-Venafro.
E’ all’interno di questo percorso più ampio che bisognerà ricercare le risposte per le crisi devastanti delle filiere produttive per sostenere una rete di piccole e medie imprese disponibili a insediarsi sul territorio, consolidarsi e assumere i lavoratori in cassa integrazione e in mobilità del tessile e dell’avicolo. La formalizzazione della proposta di concordato sull’ITTIERRE conferma e amplifica le preoccupazioni sul futuro dell’azienda che oscilla tra il fallimento e 15 assunzioni che potrebbero incrementarsi nel triennio fino a un centinaio. In entrambi i casi resterebbero privi di lavoro 600 addetti a cui si sommerebbero le 142 unità licenziate all’atto dell’insediamento del Gruppo Albisetti. Per un territorio quale quello della provincia di Isernia uno scenario simile equivale al crollo di ogni prospettiva credibile di ripresa produttiva. Le istituzioni locali hanno deliberato per il riconoscimento dell’area di crisi trasmettendo gli atti al Governo, la Regione ha istituito un nucleo tecnico coordinato dai dirigenti della programmazione, del lavoro e delle attività produttive per istruire gli atti di propria competenza, e le parti sociali si sono dette disponibili a ricercare un percorso condiviso verso un Accordo di Programma. Al di fuori di questa possibilità rimane arduo affrontare i risvolti della crisi dell’Ittierre con soluzioni tempestive, efficaci e risolutive.
Michele Petraroia