Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta Presidente della Max Company Spa, dott. Italo Dossi, per chiarire definitivamente quali sono state le “richieste” dell’ azienda nei confronti della Regione, e quale è stata l’accoglienza ricevuta da parte del’assessore Scarabeo.
” Alla luce di alcune dichiarazioni lette oggi sulla stampa, mi sembra doveroso fornire dei chiarimenti in merito a ciò che la Max Company SPA intendeva fare in Molise. Da mesi io, il mio staff ed alcuni miei consulenti, stiamo portando avanti un progetto ambizioso ma soprattutto sostenibile e ben ponderato. Ho frequentato per diversi anni il territorio di Isernia in quanto la mia azienda ha prodotto molte linee gestite dal gruppo Ittierre e lo ha fatto nel periodo storico migliore per quell’azienda: D&G, Gianfranco Ferrè, Versus, Extè, Malo, questi erano solo alcuni dei brand con i quali abbiamo collaborato con maggiore continuità. Di questo territorio conosco pregi e difetti, fornitori, ex dipendenti, spazi: non posso non essere legato affettivamente e professionalmente a questa Regione che mi ha dato tanto ed alla quale penso di aver restituito altrettanto.
Quando sono stato contattato per l’ipotesi di un rilancio dell’area ex Ittierre, seppur ben consapevole delle difficoltà logistiche e del grande sforzo a cui sarei andato incontro, non ho avuto dubbi nel coglierla e nello sviluppare un progetto che prevedeva il ritorno ad una attività produttiva all’interno dell’area. Ormai da anni la nostra azienda si batte per un ritorno al “Made in Italy al 100%” : crediamo fermamente che il valore del Made in Italy sia inestimabile e per questo, pur consapevoli dei costi della manodopera italiana, non siamo mai scesi a compromessi e non ci siamo mai adeguati alle logiche di delocalizzazione delle produzioni adottate anche dai più blasonati brand del lusso, anche a discapito degli utili.
Il nostro progetto prevedeva l’apertura della nostra sede in Molise con la locazione di un immobile adeguato alle nostre esigenze. Avremmo garantito l’occupazione di 50 risorse in parte gia’ selezionate fra ex dipendenti di Ittierre che si trovano, al momento, in mobilità. Inoltre ci saremmo impegnati per utilizzare fornitori Molisani per qualsiasi produzione che non avremmo potuto gestire internamente: questo avrebbe garantito lavoro anche ad altre aziende presenti sul territorio con un indotto occupazionale indiretto che abbiamo calcolato in circa 100/120 persone. Per far questo non abbiamo chiesto alla Regione nemmeno 1 euro di fondi pubblici ma bensì solo di aiutarci alla ricerca di un immobile nell’ex complesso Ittierre, come piu’ volte promesso dall’ente preposto allo sviluppo molisano, non a titolo gratuito ma bensì a fronte di un regolare canone di locazione, e di accompagnarci solo ad un accesso al credito attraverso banche convenzionate. Nient’altro. La nostra azienda, ormai consolidata da anni, non e’ sicuramente alla ricerca di fondi ma bensì del normale supporto per poter sostenere questi importanti investimenti . Al momento la situazione che ci siamo trovati davanti in Molise è molto diversa da quella che viene dichiarata: l’area ex Ittierre non è disponibile perché ancora sotto sequestro giudiziario e la Regione non si rende assolutamente disponibile ad accompagnare le aziende in un percorso che le possa far inserire nel territorio. Se a questo si aggiungono i noti problemi logistici del territorio, ci chiediamo quale imprenditore a queste condizioni possa decidere di investire nel Molise e soprattutto come si possa pensare di far ripartire un’economia e, di conseguenza, l’occupazione.
Max Company S.p.A. ha sempre intrattenuto ottimi rapporti con l’assessorato delle politiche dello sviluppo economico della regione Molise e con tutti gli uffici regionali competenti nella valutazione di vari progetti focalizzati al rilancio dell’area ex Ittiere, progetti, si ribadisce, che non avrebbero comportato costi di alcun genere per la Regione Molise; per motivi sconosciuti alla Società, nella riunione tenutasi il giorno 20 gennaio a Campobasso, si è riscontrato da parte dell’Assessore alle politiche dello sviluppo economico, Massimiliano Scarabeo, un palese e discutibile disinteresse nel dialogare in maniera costruttiva, tanto che Max Company S.p.A. ha ritenuto opportuno interrompere sterili riunioni e non dedicare altro tempo, energia ed investimento nello studio di fattibilità di rilancio dell’area ex Ittierre”. dott. Italo Dossi
Ittierre: il presidente dell’ azienda Max Company replica all’Assessore Scarabeo
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