Italia: il mercato del lavoro sempre in negativo

Un’assunzione su cinque tra quelle che le imprese hanno in programma nei primi tre mesi del 2017 può comportare qualche difficoltà a trovare il personale adeguato. E, per due candidati su tre, requisito fondamentale è poter vantare un’esperienza lavorativa precedente. Sono queste alcune delle indicazioni che emergono dalle previsioni occupazionali delle imprese per gennaio-marzo 2017 contenute nell’analisi fatta dal Sistema informativo Excelsior, che Unioncamere ha realizzato in collaborazione con il ministero del Lavoro. Studio in cui si evidenza che dopo una fase in cui la difficoltà di reperimento si era mantenuta relativamente bassa torna alla ribalta il problema del non sempre facile incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro specialmente nel settore privato. Proprio per cercare di ridurre questo gap, recentemente Unioncamere e Anpal hanno siglato un protocollo d’intesa in cui s’impegnano a progettare e sviluppare applicazioni in grado di informare utenti e operatori dei centri per l’impiego sulle opportunità di lavoro, sulle imprese ad alta potenzialità occupazionale, e di offrire guide personalizzate on line sull’orientamento  formativo.

Il tutto in considerazione che le maggiori difficoltà di reperimento riguardano le professioni specialistiche (40%), quelle tecniche (quasi il 30% del totale) e gli operai specializzati (25%). Scorrendo la graduatoria si trovano ingegneri e architetti e figure assimilate, difficili da reperire nel 56% dei casi. Seguono i dirigenti (53%), gli specialisti in scienze fisiche e naturali (49%), gli specialisti della salute (46%) e gli specialisti in scienze economiche e gestionali di impresa (41%). A livello regionale la difficoltà di reperimento, ai primi tre posti figurano tre regioni del Nord Est: Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto. Agli ultimi posti si pongono invece cinque regioni meridionali tra cui il Molise, le Puglie, la Sardegna, la Sicilia e la Campania. Dati poco confortanti perché denotano come la crisi del mercato del lavoro è sempre più pressante tant’è che molti giovani preferiscono recarsi all’estero dove la professionalità è considerata un vero e proprio via libera a quello che è il mondo del lavoro che in Italia è pressato costantemente da un sistema anomalo legato sempre più alla politica che impera nonostante i proclami fatti da chi si professa contro la disoccupazione specialmente quella dei cosiddetti “colletti bianchi”.

Massimo Dalla Torre

Commenti Facebook