Israele, liberi primi 3 ostaggi. Netanyahu: “Grande giorno” – Video

(Adnkronos) – Tregua in vigore a Gaza oggi 19 gennaio dopo 15 mesi di guerra, Hamas libera 3 ostaggi: Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher sono state prese in consegna dalla Croce Rossa che le ha affidate quindi alle forze di difesa israeliane (Idf) nella zona del corridoio di Netzarim.  Le 3 ragazze quindi sono state condotte al punto di prima accoglienza al confine con la Striscia e hanno abbracciato le loro madri. Le giovani saranno sottoposte a esami medici in ospedale.  "So, sappiamo tutti che hanno passato l'inferno, stanno passando dall'oscurità alla luce, dalla schiavitù alla libertà", ha affermato il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, in un colloquio con un ufficiale israeliano di cui dà notizia il Times of Israel. Oggi è "un grande giorno", ha aggiunto. "Il governo di Israele accoglie le tre donne" che erano tenute in ostaggio nella Striscia di Gaza e che "sono tornate in Israele" ed "è impegnato per il ritorno" nel Paese "di tutti gli ostaggi e i dispersi", si legge in una dichiarazione diffusa via X dall'ufficio del premier.   Il cessate il fuoco sarebbe dovuto entrare in vigore alle 8.30 ora locale (le 7.30 in Italia) di questa mattina ma Hamas ha denunciato "problemi tecnici" per giustificare il ritardo nella consegna dei nomi. In queste ore Israele ha lanciato nuovi raid su Gaza in cui sono 13 i morti, secondo fonti palestinesi. 
Romi Gonen aveva 23 anni quanto è stata presa in ostaggio da Hamas il 7 ottobre del 2023: aveva partecipato al rave Nova. Era stata catturata mentre cercava di scappare in auto con amici, proprio mentre era al telefono con la madre Meirav. "Mi hanno colpito mamma, sto perdendo sangue. Tutti in macchina stanno perdendo sangue", erano state le ultime parole alla madre quel giorno. Poco dopo, le forze israeliane hanno trovato l'auto vuota. E il telefono di Romi è stato tracciato a Gaza. Un ostaggio rilasciato lo scorso novembre aveva rivelato alla famiglia che Romi era viva, ma non in buone condizioni di salute. 
Emily Damari 28 anni, con doppia cittadinanza israeliana e britannica era stata prelevata da casa nel kibbutz Kfar Aza, al confine col nord della Striscia di Gaza e di lei non si erano più avute notizie. Un amico sopravvissuto alla strage avvenuta nel kibbuz aveva riferito di aver visto la macchina di Damari guidata da un terrorista fermarsi davanti a casa sua dirigersi verso Gaza. Nello stesso kibbutz era stata rapita anche l'infermiera veterinaria Doron Steinbrecher, 32 anni che aveva lanciato l'allarme con un messaggio vocale mandato in chat agli amici poco prima di finire nelle mani degli uomini di Hamas.   Camion con aiuti umanitari sono entrati nel frattempo nella Striscia di Gaza "pochi minuti dopo" l'entrata in vigore della tregua, ha reso noto il funzionario dell'Onu, Jonathan Whittall, direttore ad interim dell'agenzia per gli aiuti per i territori Ocha.  Alle 8.30 ora locale (le 7.30 in Italia), l'ora fissata per l'entrata in vigore della prima fase dell'accordo, Hamas non aveva ancora inviato l'elenco dei tre ostaggi che dovrebbero essere liberati oggi, come chiesto da Benjamin Netanyahu. Il premier israeliano ha condizionato l'attuazione dell'accordo, quindi della tregua, alla consegna dell'elenco dei nomi dei tre ostaggi – tre donne secondo il Jerusalem Post – che, secondo i termini dell'intesa raggiunta con la mediazione di Qatar, Egitto e Stati Uniti, avrebbe dovuto essere consegnato 24 ore prima del rilascio, inizialmente atteso intorno alle 16.30. "Hamas non sta rispettando i suoi impegni a questa mattina, e contrariamente agli accordi, non ha fornito i nomi degli ostaggi. Su direttiva del premier, il cessate il fuoco non entrerà in vigore fino a che Hamas avrà rispettato i suoi impegni. Le forze israeliane continuano a colpire Gaza, fino a che Hamas non lo farà", ha dichiarato il portavoce delle forze militari israeliane Daniel Hagari. 
Hamas, in un comunicato diffuso dopo le dichiarazioni di Netanyahu, ha citato "ragioni tecniche" per la mancata consegna dell'elenco. La lista, aveva spiegato una fonte di Hamas a YNet, sarà consegnata solo dopo che sarà stata approvata dal leader del movimento, Muhammad Sinwar.   "Oggi cominciano a uscire gli ostaggi (dalla Striscia di Gaza)! Tre meravigliose giovani donne saranno le prime, scrive in un post su Truth del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump.  Il ministro della sicurezza nazionale in Israele, Itamar Ben-Gvir ha confermato le sue dimissioni dal governo, insieme agli altri esponenti del partito ultra conservatore Otzma Yehidit, come aveva detto di essere pronto a fare nel caso in cui l'accordo su Gaza fosse stato approvato. "La spericolata approvazione di un accordo con il gruppo terrorista di Hamas, che include il rilascio di centinaia di assassini con il sangue di uomini, donne e bambini sulle loro mani, rappresenta una resa vergognosa. Questo accordo rinuncia ai risultati raggiunti con fatica dall'Idf in guerra, implica il ritiro delle forze da Gaza e ferma i combattimenti in modo da capitolare ad Hamas", si legge in una dichiarazione diffusa dal partito.  Migliaia di profughi nella Striscia di Gaza hanno iniziato a spostarsi, con tende, vestiti e i pochi altri oggetti personali che erano riusciti a portare via dalle loro case, per tornare ai loro luoghi di residenza, dopo l'entrata in vigore del cessate il fuoco alle 11.15 di questa mattina (le 10.15 in Italia). Gli spostamenti, testimoniano i giornalisti dell'Afp sul campo, avvengono a bordo di camion, su carrette trascinate da asini o a piedi.  Nel frattempo le forze militari israeliane hanno reso noto di aver colpito con artiglieria e droni obiettivi di Hamas nel nord e nel centro della Striscia di Gaza, dopo lo slittamento della tregua. "Idf continua a operare nella Striscia di Gaza", precisano i militari. Sono 19 le persone uccise nei raid. Altre 36 persone sono rimaste ferite, secondo quanto ha reso noto Mahmoud Basal, portavoce della Difesa civile di Gaza. Una persona è stata uccisa a Rafah, sei a Khan Yunis, nove a Città di Gaza e tre nel nord. Dall'inizio della guerra, alla mezzanotte di ieri, sono morti a Gaza 46.913 persone e 110.750 sono state ferite, secondo i dati della  Le forze israeliane e Netanyahu hanno inoltre annunciato il recupero, in una "operazione speciale" condotta nella notte insieme allo Shin Bet a Gaza, il corpo del soldato Oron Shaul ucciso in combattimento nel 2014 e da allora conservati da Hamas. La famiglia è stata informata dopo che vi è stato il riconoscimento certo da parte degli specialisti dell'Istituto di medicina forense israeliano.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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