Israele-Gaza, Netanyahu: “No fine guerra se non otteniamo distruzione Hamas”

(Adnkronos) – "Le condizioni di Israele per la fine della guerra non sono cambiate: la distruzione dell'esercito di Hamas e delle sue capacità di governo". E' quanto ribadisce l'ufficio del premier Benjamin Netanyahu in una dichiarazione in inglese diffusa oggi, ribadendo che tra gli obiettivi vi sono anche "la liberazione di tutti gli ostaggi e assicurare che Gaza non costituisca più una minaccia per Israele".  Nella dichiarazione si ribadisce che tutti questi fattori "sono condizioni che si devono realizzare" prima di arrivare a un cessate il fuoco permanente. "E' impossibile contemplare l'idea che Israele possa concedere un cessate il fuoco permanente prima che si compiano queste condizioni", si afferma.  "E' ora che questa guerra finisca". In un discorso alla Casa Bianca, il presidente Usa Joe Biden ha esortato più volte Hamas a "cogliere l'opportunità" dell'ultima proposta sul tavolo su tregua e ostaggi, il piano "in tre fasi" di Israele per porre fine al conflitto a Gaza. D'altra parte, ha ribadito Biden, "Hamas non è più in grado di compiere un altro 7 ottobre", mentre gli Usa – garantisce – sono "impegnati per una fine duratura della guerra". Secondo quanto riferito da Biden, Israele ha presentato una "nuova ampia" offerta di accordo di cessate il fuoco ad Hamas. L'accordo si compone di tre fasi e implica il "rientro a casa di tutti gli ostaggi, garantisce la sicurezza di Israele, crea un futuro migliore a Gaza senza Hamas al potere e pone le basi per una soluzione politica che garantisca un futuro migliore sia agli israeliani che ai palestinesi”, ha dichiarato Biden. "Israele – ha spiegato quindi il leader americano – ha ora offerto una nuova proposta completa. È una tabella di marcia verso un cessate il fuoco duraturo e verso il rilascio di tutti gli ostaggi. Questa proposta è stata trasmessa dal Qatar ad Hamas". "Questa nuova proposta prevede tre fasi: la prima fase durerebbe sei settimane. Includerebbe un cessate il fuoco totale e completo, il ritiro delle forze israeliane da tutte le aree popolate di Gaza, il rilascio di un certo numero di ostaggi, tra cui donne, anziani e feriti, in cambio del rilascio di centinaia di prigionieri palestinesi", ha dichiarato Biden, sottolineando che gli ostaggi americani saranno tra quelli rilasciati in questa prima fase. Inoltre, i resti di alcuni ostaggi uccisi saranno restituiti alle loro famiglie, portando in una certa misura un contenimento al terribile dolore". "I civili palestinesi torneranno nelle loro case in tutte le aree di Gaza, compreso il nord, e gli aiuti umanitari aumenteranno con 600 camion che porteranno aiuti a Gaza ogni giorno. Durante la prima fase, della durata di sei settimane, Israele e Hamas "negozieranno gli accordi necessari per arrivare alla fase due, che è la cessazione permanente delle ostilità", ha affermato Biden.  Il presidente ha poi riconosciuto che questo ulteriore ciclo di negoziati sarà difficile e spiega che la proposta sul tavolo consentirà di estendere la prima fase oltre le sei settimane a condizione che i negoziati tra Israele e Hamas continuino. Gli Stati Uniti, l'Egitto e il Qatar si adopereranno per garantire che i colloqui continuino fino al raggiungimento di un accordo, ha dichiarato Biden. Una volta definiti questi termini, potrà iniziare la fase due, che vedrà il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani ancora in vita, compresi i soldati maschi. Durante questa fase, inoltre, le forze israeliane si ritireranno da Gaza, ha dichiarato Biden. “Se Hamas manterrà i suoi impegni, il cessate il fuoco temporaneo diventerà permanente", ha continuato Biden, citando il testo dell'accordo. “Infine, nella terza fase, inizierà un grande piano di ricostruzione di Gaza e i resti degli ultimi ostaggi uccisi saranno restituiti alle loro famiglie”, ha dichiarato Biden, concludendo: “Questa è l'offerta che abbiamo sul tavolo”. Hamas "valuta positivamente" i contenuti del discorso di Biden "che chiede un cessate il fuoco permanente e il ritiro dell'occupazione israeliana dalla Striscia di Gaza", affermano i miliziani palestinesi in una dichiarazione citata da 'Al Jazeera'. Il gruppo palestinese ribadisce "la sua posizione di disponibilità ad affrontare positivamente e costruttivamente qualsiasi proposta basata su un cessate il fuoco permanente, il ritiro completo dalla Striscia di Gaza, la ricostruzione, il ritorno degli sfollati a tutti i loro luoghi di residenza e il completamento di un serio accordo di scambio di prigionieri se l'occupazione dichiara il suo impegno esplicito in tal senso". La leadership di Hamas in Qatar accoglie intanto con favore la proposta di accordo, ma avverte che la decisione spetta alla leadership del gruppo a Gaza. Lo scrive Haaretz, secondo cui fonti di Hamas hanno fatto sapere che stanno ancora aspettando di ricevere il documento ufficiale da Doha, che con il Cairo e Washington ha mediato l'offerta presentata da Biden. In ogni caso, sottolineano, la risposta ufficiale del gruppo dipenderà dalla posizione dei suoi leader nella Striscia, Yahya Sinwar e Mohammed Deif, che dovranno attuare i dettagli dell'intesa. La Jihad islamica valuta invece "con sospetto" la proposta presentata ieri da Joe Biden. Il gruppo ammette che "la posizione dell'amministrazione americana è cambiata", anche se resta "completamente sbilanciata verso l'entità sionista, coprendo i suoi crimini e partecipando all'aggressione". "Valuteremo ogni proposta in modo che assicuri la fine della guerra di genocidio contro il nostro popolo – dice ancora la Jihad – preservi i nostri diritti e interessi e rispetti le richieste della resistenza". "Abbiamo la possibilità di porre fine alla guerra a Gaza, riportare a casa gli ostaggi e alleviare le sofferenze del popolo palestinese con l’accordo di cessate il fuoco che è sul tavolo. Oggi ho parlato con diversi miei omologhi nella regione per sottolineare che Hamas dovrebbe accettare l’accordo", ha intanto scritto su X il segretario di Stato americano Antony Blinken, che ha avuto colloqui telefonici con i ministri di Turchia, Giordania e Arabia Saudita. Sul fronte europeo, a commentare il discorso del presidente Usa è la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen: "Sono pienamente d’accordo con il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden sul fatto che l’ultima proposta rappresenta un’opportunità significativa per porre fine alla guerra e alle sofferenze dei civili a Gaza. Questo approccio in tre fasi è equilibrato e realistico. Ora ha bisogno del sostegno di tutte le parti", scrive in un post su 'X'. "La guerra a Gaza deve finire. Sosteniamo la proposta di accordo globale degli Stati Uniti. Così come lavoriamo con i nostri partner nella regione per la pace e la sicurezza per tutti". Così su X il presidente francese Emmanuel Macron, sottolineando l'impegno per "il rilascio degli ostaggi, un cessate il fuoco duraturo per lavorare per la pace e portare avanti la soluzione dei due Stati". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Commenti Facebook