Israele e attacco preventivo in Libano, Netanyahu: “Solo primo passo”. Nasrallah: “Superate linee rosse”

(Adnkronos) – L'attacco preventivo di Israele, oggi, domenica 25 agosto, contro centinaia di lanciarazzi in Libano non è che ''il primo passo per cambiare la situazione nel nord'' dello Stato ebraico e per permettere ''il ritorno dei nostri residenti in sicurezza nella loro case'' al confine con il territorio libanese. Lo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in un messaggio rivolto a "Nasrallah a Beirut e Khamenei a Teheran, lo devono sapere''. ''La storia non è ancora finita'', ha avvertito Netanyahu. "Hezbollah ha cercato di attaccare lo Stato di Israele con razzi e droni. Abbiamo ordinato alle Idf di effettuare un potente attacco preventivo per eliminare la minaccia", ha affermato il primo ministro israeliano.  ''Le Idf hanno distrutto migliaia di razzi a corto raggio e tutti erano mirati a danneggiare i nostri cittadini e le nostre forze in Galilea – ha aggiunto – Inoltre le Idf hanno intercettato tutti i droni che Hezbollah ha lanciato contro obiettivi strategici nel centro del Paese''. ''L'esercito di Israele ha superato tutte le linee rosse'' attaccando Dahyieh e uccidendo vari civili libanesi, ha dichiarato il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah sottolineando che ''fin dall'inizio abbiamo deciso di non colpire obiettivi civili nonostante Israele prenda di mira civili in Libano. Noi vogliamo proteggere i civili in Libano ed è per questo che non prendiamo di mira civili in Israele''. In un discorso trasmesso dalla tv legata al gruppo libanese Nasrallah ha sottolineato che ''Israele e non Hezbollah è responsabile della escalation'' nella regione. ''La rappresaglia'' di Hezbollah nei confronti di Israele per l'uccisione del comandante Fuad Shukr ''è stata rinviata per vari motivi, tra cui la mobilitazione militare di Stati Uniti e Israele'', ha spiegato. Hezbollah ha deciso di ''non colpire obiettivi civili e infrastrutture israeliane'' nell'operazione mirata a vendicare ''l'uccisione del comandante'' Shukr, ma mirava a ''colpire siti militari vicino a Tel Aviv'', ha affermato Nasrallah. ''Avevamo deciso di colpire la base dell'intelligence militare israeliana'', ha aggiunto. Hezbollah, ha spiegato ancora, ha lanciato ''più di 300 razzi Katyusha con l'obiettivo principale di tenere occupato il sistema Iron Dome, consentendo così il passaggio dei droni che sono riusciti a entrare nello spazio aereo di Israele''. Il segretario generale di Hezbollah ha inoltre sottolineato che ''per la prima volta sono stati lanciati razzi dalla Valle della Bekaa''. Quindi l'annuncio che l'operazione militare di Hezbollah contro Israele è stata completata come previsto, "con precisione". I miliziani, ha detto, hanno preso di mira la base dell'intelligence militare Glilot a 110 chilometri nel territorio israeliano, a 1,5 chilometri di distanza da Tel Aviv. Nel suo discorso, Nasrallah ha aggiunto che l'esercito israeliano ha iniziato a colpire il Libano 30 minuti prima dell'operazione, ma che le aree prese di mira non avevano nulla a che fare con l'attacco. Il leader di Hezbollah ha anche detto che il gruppo si riserva il diritto di lanciare nuovi attacchi contro Israele se ''i risultati'' di quelli sferrati questa mattina non fossero ''soddisfacenti''. Altrimenti, ha affermato, la rappresaglia per l'uccisione del comandante di Hezbollah Fuad Shukr può ritenersi conclusa. 
Israele oggi ha lanciato “una serie di attacchi aerei” in Libano, prendendo di mira obiettivi appartenenti all'organizzazione terroristica Hezbollah in una mossa preventiva, aveva spiegato il portavoce delle Forze di Difesa Israeliane (Idf) Daniel Hagari: il gruppo terroristico sarebbe stato pronto per un attacco imminente contro i civili israeliani. “Decine di aerei da guerra” hanno partecipato all'attacco, ha dichiarato Hagari in una conferenza stampa, descrivendo l'attacco come "un atto di autodifesa per eliminare le minacce".
 Poco dopo, Hezbollah ha annunciato di aver lanciato un attacco di razzi e droni su larga scala contro Israele come rappresaglia per l'uccisione di uno dei suoi comandanti di alto livello a Beirut, facendo scattare le sirene dei raid aerei nel nord di Israele.  Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha dichiarato lo stato di emergenza di 48 ore in tutto Israele.  “Avvisiamo i civili che si trovano nelle aree in cui Hezbollah sta operando di allontanarsi immediatamente per la loro sicurezza”, ha detto il portavoce dell'esercito Hagari. Sono stati aperti rifugi pubblici in tutto Israele, mentre nuove restrizioni sono state imposte nelle aree settentrionali. L'aeroporto Ben-Gurion è stato chiuso.  "L'azione incisiva a cui abbiamo assistito stamani incarna il diritto e il dovere di Israele di difendere il Paese e i suoi cittadini dalla minaccia del terrorismo". Così il presidente israeliano Isaac Herzog in una dichiarazione diffusa via X in cui ringrazia militari e servizi di soccorso. "Questa è ancora una volta un'occasione per esprimere la nostra gratitudine e manifestare il nostro sostegno alle nostre figlie e ai nostri figli delle Idf, così come a coloro che prestano servizio nella sicurezza, nei servizi d'emergenza e di soccorso, per il loro impegno instancabile su tutti i fronti – ha aggiunto – I loro sacrifici immensi e il costo a livello personale nel contrastare le azioni maligne dei nostri nemici e nel difendere lo Stato di Israele e i suoi cittadini meritano il nostro ringraziamento speciale. Li abbraccio con immensa gratitudine". Una "risposta" che è stata "uno schiaffo in faccia" per il governo israeliano. Parla così Hamas, elogiando gli Hezbollah libanesi, secondo quanto riporta la tv satellitare al-Jazeera. Anche la Jihad Islamica palestinese, come Hamas e gli Houthi dello Yemen, è intervenuta con il suo 'elogio' per gli Hezbollah libanesi per aver "lanciato attacchi coraggiosi" contro Israele, che "confermano il rispetto delle posizioni dichiarate e delle promesse". "Questi attacchi hanno confermato che il nemico comprende solo il linguaggio della forza – si legge in una dichiarazione di cui dà notizia la tv satellitare al-Jazeera – e che non può essere dissuaso se non dalla resistenza e dai suoi combattenti".  Sono tre le persone uccise nei raid israeliani sul sud del Libano secondo le autorità libanesi. Secondo l'agenzia Nna, due persone sono morte nella località di Al-Tiri, nella zona di Nabatiyeh, e un'altra in un raid di un drone che ha colpito un'auto nell'area di Khiyam. Mentre un soldato della Marina israeliana è stato ucciso e altri due sono rimasti feriti durante l'attacco di questa mattina di Hezbollah contro il nord di Israele. Lo ha riferito il portavoce delle Idf Daniel Hagari su 'X' spiegando che la vittima aveva 21 anni. "Il presidente Biden sta monitorando attentamente gli eventi in Israele e Libano. È stato impegnato con il suo team di sicurezza nazionale per tutta la sera. Su sua indicazione, alti funzionari statunitensi hanno comunicato ininterrottamente con le loro controparti israeliane. Continueremo a sostenere il diritto di Israele a difendersi e continueremo a lavorare per la stabilità regionale", ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Sean Savett. ''E' necessario tutelare la stabilità e la sovranità del Libano'' per evitare ''l'apertura di un nuovo fronte'' e una escalation regionale della guerra a Gaza, ha detto il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi incontrando il generale Charles Brown, capo dello Stato Maggiore delle forze armate americane. Secondo quanto si legge in una nota diffusa dalla presidenza egiziana, al-Sisi ha rivolto un appello alla comunità internazionale invitando a condurre ''sforzi congiunti'' per giungere a un accordo di cessate il fuoco per la Striscia di Gaza e per la liberazione degli ostaggi. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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