La legge regionale sul personale della sanità approvata nell’ultimo Consiglio Regionale affronta e risolve il problema del precariato nel comparto per alcune situazioni in scadenza. Questo provvedimento, quindi, è stato molto utile. Esistono ancora però molte criticità che vanno affrontate.
Negli ultimi anni, durante la mia gestione, sul personale si sono ottenuti risparmi per 6 milioni di euro, riducendo la dotazione complessiva di circa 1000 unità. Si è dunque sostanzialmente raggiunto l’obiettivo previsto dal Piano di Rientro.
Oggi, ogni variazione sul numero degli addetti, va sicuramente parametrata alla riorganizzazione in corso di approvazione. Sono certo che per il rispetto dei LEA qualsiasi riforma si attui, comporterà il mantenimento e anche l’ampliamento della forza lavoro.
Se si riutilizzeranno, infatti, le riconversioni delle strutture ospedaliere e territoriali si potranno, di pari passo, “riconvertire” le persone che lavorano. Pertanto, ora, non c’è bisogno di licenziare o ridurre le dotazioni organiche che, invece, certamente in futuro andranno ampliate, specie in alcuni settori.
Alla luce delle attuali disposizioni legislative promuoverò una discussione in Consiglio Regionale per giungere ad una regolamentazione della materia, anche attraverso una direttiva, allo scopo di restituire tranquillità all’intero Sistema Sanitario e facilitarne il riordino.
Campobasso, 25 marzo 2015