A conclusione della turbolenta giornata che ha visto la visita di Frattura presso lo stabilimento di Boiano trasformarsi in un forte scontro con i lavoratori, sulla vertenza interviene con una nota l’ex Governatore Iorio: “Non è più possibile assistere alla pantomima che questo governo regionale e il suo presidente recitano sulla pelle e sul futuro di tanti lavoratori molisani. La responsabilità del Presidente e della sua giunta sulla chiusura della Gam è del tutto evidente ed è stata determinata con l’unico scopo di demolire quanto aveva fatto il centrodestra. Anche nell’ultima, odierna, burrascosa uscita, Frattura non ha mancato di sottolineare la responsabilità del precedente governo regionale.
Evito di esprimermi sul comportamento – a dir poco sorprendente e poco rispettoso delle assemblee pubbliche – tenuto dal presidente, ma non posso che sottolineare l’assoluta assenza di una proposta risolutiva e, soprattutto, il perdurante rinvio di una soluzione comprensibile. L’unica strada da percorrere, torno a ribadirlo, era quella individuata da noi perché esiste, o meglio esisteva, un dato inconfutabile: quell’azienda non doveva fermarsi! Il costo pubblico della continuità produttiva sarebbe stato assolutamente ripagato dal rilancio dell’attività e dalla sicura partecipazione, a quel punto sì, di un qualche privato interessato. Infatti, l’unico interlocutore dell’attuale Presidente – e ne esistevano di altri – ha dichiarato testualmente: “Non posso entrare in una attività produttiva perché la filiera non c’è più”. Non sarà semplice uscire da questa situazione ma la responsabilità è tutta, per intero, del Presidente Frattura, del suo governo regionale e della sua maggioranza. Come centrodestra, riprenderemo la questione facendo una nostra proposta, oggi molto più difficile di ieri, perché riteniamo che questa filiera agro-alimentare – anche in prospettiva di un mercato sempre più appetibile – sia indispensabile per la ripresa economica dell’intera area centrale del Molise. Mi auguro che il centrodestra in Consiglio regionale non firmi alcun documento insieme a Frattura e alla sua maggioranza se non dopo aver valutato, discusso e approfondito i termini del piano industriale – tra l’altro secretato – sulla base del quale si potrebbe tentare il rilancio. Le promesse sull’ipotizzato pagamento degli arretrati, credo siano di difficile realizzazione soprattutto con un’azienda ferma: è indispensabile che ogni prospettiva di piano passi attraverso la disponibilità alla ricostituzione integrale della filiera. Nessuna cambiale in bianco, nessun documento demagogico è più possibile: per la ristrutturazione della Gam di Bojano non erano necessari più di due milioni di euro, come primo intervento; bisognava farlo senza interrompere quella continuità produttiva che, sul piano giuridico, avrebbe consentito di risolvere il problema degli arretrati. Questo disastro non sarebbe accaduto se a guidare la Regione Molise ci fossimo stati noi.