“L’altra storia del Molise inizia dalla cultura: una cultura fatta di semplicità ed accoglienza che affonda le proprie radici in un solido passato. Nel solco di questa tradizione, in accordo con le politiche sociali che abbiamo in programma, puntiamo all’integrazione degli immigrati e dei Rom, che dalle nostre parti già rappresentano una presenza importante, perché anche scommettendo sull’apertura verso il nuovo potremo sopravvivere”. Lo ha detto il consigliere regionale delegato alla Cultura, Domenico Ioffredi, durante il suo intervento all’evento “Molise: un’altra storia”, organizzato nel quartiere della Garbatella di Roma dalla Regione Molise e dal Formez in collaborazione, tra gli altri, con Forche Caudine, l’associazione dei molisani della capitale.
Nel pomeriggio di venerdì il presidente della Commissione Cultura era invece intervenuto sul tema della valorizzazione dei siti archeologici del Molise.
“Innegabilmente – ha sottolineato Ioffredi – il Molise possiede un patrimonio unico per qualità e quantità che è quello della civiltà sannita che nel nostro territorio, da sempre poco urbanizzato, si è conservato in maniera pressoché perfetta. Addirittura, in alcune zone dove si sta procedendo solo ora agli scavi, si rivela agli occhi degli archeologi un tesoro intatto che parte dalla preistoria. In quest’ottica, come ho già spiegato nel contesto di presentazione del Parco dell’Alto Sannio, l’obiettivo primario da perseguire è quello del coordinamento tra le varie amministrazioni coinvolte con un progetto di respiro interregionale”.