Massimo Persia, laurea in medicina alla Sapienza di Roma, specializzazione in ginecologia ed ostetricia, oggi ai vertici del Sert di Tivoli-Guidonia, tra i più grandi d’Italia, è tra i fondatori del neonato Movimento Futuro Italia, di cui è segretario generale. Persia, padre abruzzese e madre di Bagnoli del Trigno, fa parte dell’associazione “Forche Caudine” (Molisani a Roma) ed è iscritto all’Associazione Molisani- Abruzzesi di Puerto Cabello, in Venezuela.
– Dottor Persia, iniziamo dalle sue radici…
“Sono ovviamente orgoglioso delle mie origini molisane, tanto da frequentare assiduamente le numerose attività dell’associazione Forche Caudine. Del resto il mio nuovo impegno in politico deriva anche dai valori che mi ha trasmesso la famiglia: penso che per avvicinare nuovamente gli Italiani alla politica sia necessario introdurre in essa concetti ormai per tanti desueti come l’etica e la morale, fornendo un segno di discontinuità e di trasparenza”.
– Lei è stato sempre attento alla politica…
“Analizzando la storia politica italiana degli ultimi trent’anni, ad esclusione di Forza Italia e Movimento 5 stelle, si rileva la nascita solo di organizzazioni frutto di scissioni o aggregazioni a volte utilitaristiche. Occorre risalire alla fondazione della Lega per aver contezza di un partito nato ‘dal basso’ e caratterizzato da una forte presenza sul territorio. Ho accettato la nomina di segretario del Movimento Futuro Italia per superare un modo consumato di far politica, ad esempio legato all’immagine di un leader, sempre più mediatico e virtuale. Noi miriamo a far vivere da vicino la politica alle persone coinvolgendole direttamente e assicurando una presenza territoriale. Insomma una ‘leadership di servizio’, in cui ciascuno mette a disposizione del Paese le proprie competenze professionali”.
– Ma quali sono, nel concreto, le vostre proposte?
“La trasformazione dell’attuale Stato in uno più snello, ridimensionando i confini dell’intervento pubblico. Sanità efficiente ed unica, istruzione performante, giustizia certa, equo pagamento delle tasse, sicurezza interna ed esterna dei nostri confini, pubblica amministrazione rapida nelle risposte, certezza dei diritti civili”.
– Tutto bene, ma entrando nel merito?
“Nel web (www.movimentofuturoitalia) c’è il programma dettagliato. In sintesi, miriamo a ridurre l’architettura amministrativa, ad abolire privilegi, vitalizi, mandati infiniti e rimborsi elettorali per i politici. Un Paese sburocratizzato attrae investimenti stranieri. Sul piano economico crediamo sia basilare abbattere il debito pubblico: con vere liberalizzazioni dei mercati e privatizzazioni serie, dismissioni del patrimonio pubblico, abrogazione delle norme anticompetitive si potrebbero ricavare 288 miliardi per abbatterlo del 18%. Poi: introduzione di rigorose norme antitrust ed una seria legge sui conflitti di interesse. Parallelamente una seria spending review, salvaguardando però welfare, istruzione, salute e sicurezza. Riguardo al fisco, riteniamo che il modello sia quello statunitense: pagare le tasse solo sul reddito netto. Più detrazioni, via Irap, riduzione dell’Irpef del 30% per i più poveri, lotta vera alla corruzione e all’evasione fiscale. Giustizia: valorizzare l’arbitrato e istituire sezioni e giudici specializzati. Per il penale, incentivi alla scelta dei riti alternativi e assicurazione della ragionevole durata del processo. Il rilancio del lavoro, secondo noi, passa attraverso il superamento dell’arretratezza tecnologica. Per l’istruzione più investimenti: almeno il 7% del Pil nella scuola contro l’attuale 4.6% e almeno il 3% per università contro l’1.2.%. Sicurezza: contrasto del radicalismo e del terrorismo attraverso investimenti in cyber-warfare e cyber security, aumentando la comunicazione e la coordinazione tra forze di polizia ed agenzie intelligence. Per quanto riguarda l’immigrazione, certamente siamo un Paese tollerante, ma va data ospitalità solo a chi ha intenzione di rispettare le nostre leggi: impari la nostra lingua, giuri fedeltà alla nostra costituzione, niente clandestini e senza fissa dimora.
– Un’attenzione anche al Molise…
“Tutto il Movimento Futuro Italia ha espresso pieno sostegno, con un documento, al Comitato per il mantenimento della Corte d’Appello a Campobasso. Non dimentichiamoci che la città è capoluogo di regione e non possiamo delegare questa materia territoriale ad altri capoluoghi distanti quasi duecento chilometri”.
Intervista a Massimo Persia segretario del Movimento Futuro Italia, originario di di Bagnoli del Trigno
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