Veniamo a conoscenza e non per comunicazione diretta, della prosecuzione della sospensione dell’esercizio ferroviario sulla linea Termoli-Campobasso, la cui riapertura è rinviata sine-die. Ci siamo convinti, rispetto a quest’ultima determinazione dell’Impresa ferroviaria che lei rappresenta, – afferma in una nota Giorgio Simonetti – che le prolungate chiusure, intervallate da effimere riaperture, siano state utilizzate ad uso di principio cloroformizzante; graduale e continuo.
La omissione della comunicazione ufficiale della chiusura, si giustifica probabilmente con le incertezze del bilancio regionale. Ma il nostro dissenso rispetto alla chiusura, che a noi appare irreversibile, consta nella consapevolezza di ulteriori tagli agli organici del personale ferroviario e degli appalti di pulizia dei treni, oltre alla immaginabile impraticabilità del servizio svolto solo dai bus sostitutivi, che nell’imminenza delle forti nevicate, usuali nei territori attraversati, non possono garantire puntualità e comfort. Ogni abitante di questa Regione può prevedere quanto il transito dei bus sulla “ vecchia” Strada Statale 17, sia audace ed incerto in presenza di neve e ghiaccio.
Pertanto, vogliamo chiederle la ripresa dell’esercizio nei tempi previsti e la revoca di ulteriori provvedimenti atti a limitare o cancellare il servizio sulla suddetta linea, in attesa di decisioni dell’Amministrazione Regionale, che tengano conto delle perplessità dei lavoratori e degli utenti.
Per ultimo, intendiamo solo ricordare la quantità di risorse utilizzate nell’ultimo lustro per ammodernare e rendere più sicura la linea; solo l’ultimo intervento ha comportato una spesa di 18,5 milioni di euro. Ci dispiacerebbe constatare che questa ragguardevole cifra non possa essere messa a beneficio dei pendolari e dei lavoratori del Gruppo FS, – conclude Simonetti – e più in generale della comunità molisana, che ancora una volta pagherebbe un conto non addebitabile ad essa.
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