E’ stata acquisita da parte del Sottosegretario alla Sanità, Vito De Filippo, la soluzione seria e innovativa individuata dal Molise sugli internati psichiatrici non dimissibili e dimissibili degli ex-Ospedali Psichiatrici Giudiziari secondo lo schema consegnato nella riunione del 19 novembre 2014 al Ministero della Salute.Le funzioni sanitarie finalizzate a garantire i livelli essenziali di assistenza (LEA) a favore delle persone detenute, inclusi coloro che sono internati in Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG) e i minori, sono state trasferite dall’Amministrazione Penitenziaria alle Regioni dal 14 giugno 2008 per effetto del DPCM 1° aprile 2008, completando in tal modo la riforma iniziata con il decreto legislativo 22 giugno 1999, n. 230, sul riordino della medicina penitenziaria.La legge 17 febbraio 2012, n. 9, all’art. 3-ter, ha stabilito la chiusura degli OPG e che le misure di sicurezza del ricovero in tali ospedali sono eseguite esclusivamente in strutture sanitarie extraospedaliere.Tenuto conto che occorre realizzare un più stretto raccordo fra organizzazione penitenziaria, magistratura e servizi psichiatrici territoriali anche per dare seguito alla giurisprudenza della Corte Costituzionale secondo cui è possibile, anzi necessario, svolgere la misura di sicurezza fuori dall’Opg per rispondere meglio al bisogno di cura delle persone con delle soluzioni adeguate che né Opg né carcere possono garantire, la Regione Molise con deliberazione di Giunta (n. 924 del 29.1.2011) ha approvato un Accordo di programma con le Regioni Abruzzo, Campania e Lazio per la realizzazione di forme di collaborazione e di coordinamento e per il miglioramento e la valutazione dell’efficienza e dell’efficacia degli interventi mirati alla realizzazione dei programmi di superamento degli Opg.
Le persone molisane dichiarate non più socialmente pericolose sono state dimesse dagli Opg e prese in carico dal Centro di Salute Mentale competente per territorio a cui spetta la prevenzione, la cura e la riabilitazione del paziente autore di reato. Per tali persone è stato previsto o l’assistenza domiciliare da parte degli operatori del CSM o il ricovero presso le comunità di riabilitazione psicosociale convenzionate con il SSR.
Per gli internati per i quali permane lo stato di pericolosità sociale e, pertanto, non dimissibili, la Regione Molise, in considerazione del loro esiguo numero, non ha ritenuto opportuno implementare una propria struttura extraospedaliera (REMS) prevista all’art. 3-ter della legge 17 febbraio 2012, n. 9, ma di stipulare uno specifico accordo di programma con una regione limitrofa, e nello specifico con l’Abruzzo, per la realizzazione di una REMS comune in cui ospitare i propri residenti a cui sono applicate le misure di sicurezza del ricovero in Opg.
L’Accordo, sottoscritto nel settembre 2013 ed approvato ad ottobre dall’Abruzzo in qualità di Regione capofila, prevede la costruzione di una struttura extraospedaliera di 20 posti letto, di cui 1/5 destinato agli internati molisani, nel comune di Ripa Teatina (CH) ricadente nella competenza dell’ASL Lanciano-Chieti-Vasto per un costo complessivo di 4,8 mln di euro. I tempi di realizzazione della struttura sono stimati in circa 3 anni.
Con l’entrata in vigore della legge 30 maggio 2014, n. 81, di conversione del DL 31 marzo 2014, n. 52, la chiusura degli ospedali psichiatrici è stata fissata al 31 marzo 2015 con la conseguente esecuzione della misura di sicurezza del ricovero in Opg all’interno delle strutture sanitarie.
Considerati i tempi tecnici per l’avvio della REMS e quelli di chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, la Regione Abruzzo, per rispettare la scadenza fissata dalla legge n. 81/2014, ha messo a punto un programma per l’attivazione di una struttura temporanea nel reparto di Psichiatria dell’ospedale civile di Guardiagrele che ben si presta, una volta eseguiti i prescritti lavori di adeguamento, ad ospitare i pazienti attualmente in Opg.
La Regione Molise, inoltre, ha approvato un programma assistenziale per favorire il completamento del processo di superamento degli Opg che si sostanzia in interventi mirati a favorire la dimissione e la presa in carico ai Dipartimenti di Salute Mentale di persone attualmente presenti in Opg e dimissibili ovvero per limitarne gli ingressi.
Alla data odi ieri (19 novembre 2014) i pazienti molisani in Opg sono in numero di sei, di cui una donna internata nella struttura di Castiglione delle Stiviere. Dei cinque uomini, n. 4 sono internati nell’Opg di Aversa ed uno in quello di Napoli.