Superare le politiche di austerità perseguite nell’ultimo decennio, riaffermare il valore fondativo della Carta Costituzionale, mettere in discussione le scelte condotte dai Governi dell’ultimo ventennio di tagli progressivi ai diritti del lavoro e alle tutele sociali, rilanciare una proposta programmatica socialista e di sinistra che si contrapponga alla globalizzazione dei tagli e dello sfruttamento, riprendendo le sfide lanciate da Bernie Sanders negli Stati Uniti, Jeremy Corbin in Gran Bretagna, da Pedro Sanchez, Podemos e Izquierda Unida in Spagna, o da Mélenchon in Francia.
L’egemonia culturale della destra neoconservatrice americana avviata negli anni ottanta è giunta al culmine con l’elezione di Donald Trump che non riconosce l’Accordo sul Clima di Parigi, firma un’intesa da 110 miliardi di dollari per armare l’Arabia Saudita, abroga le riforme sanitarie di Barack Obama, impedisce l’ingresso negli Stati Uniti a persone provenienti da paesi islamici poveri e avvia la costruzione di un muro gigantesco al confine con il Messico.
Il mondo civile ha il dovere di reagire ribadendo il primato della libertà e della democrazia contro gli interessi macroscopici delle multinazionali e delle lobby del petrolio, degli armamenti e della finanza speculativa che impongono le loro regole agli Stati Sovrani e alle popolazioni inermi.
In Italia l’egemonia culturale delle destre è talmente diffusa che ha invaso e contaminato le principali forze politiche nazionali relegando la sinistra ai minimi storici con l’isolamento della sinistra sociale e delle migliori esperienze dell’associazionismo pacifista, umanitario ed ambientalista.
Per uscire dall’angolo serve chiarezza di appartenenza e di collocazione. Con gli equivoci non si gira pagina né a Roma né nelle regioni e nelle città. Uniti a Sinistra per un Nuovo Ulivo sostiene da anni la necessità di un cambio di passo nel quadro politico nazionale sostenendo una riaggregazione dal basso di partiti, movimenti e associazioni che si ispirano al socialismo, agli ideali di sinistra, del volontariato, del cattolicesimo solidale e del pacifismo.
Oggi 1° luglio a Roma si avvia questo tentativo di ricostruzione di un CAMPO PROGRESSISTA alternativo al PD di Matteo Renzi e capace di unire e federare le forze uliviste, democratiche, socialiste e di sinistra, su una piattaforma che dica con chiarezza che il Jobs Act va abrogato, che la sanità pubblica va riaffermata come diritto universale di cittadinanza, che l’acqua pubblica ed i beni comuni appartengono a tutti e vengono prima degli interessi speculativi delle imprese, che studiare è un diritto costituzionale, così come la progressività fiscale, la sicurezza sul lavoro, la giustizia sociale, la parità di opportunità tra Nord e Sud, e un’età pensionabile che rispetti i percorsi di vita di chi ha cominciato a lavorare da ragazzo e di chi ha fatto lavori usuranti.
L’unità di un nuovo soggetto federato del CAMPO PROGRESSISTA si costruirà a partire dai contenuti programmatici e dalle priorità che si vorranno perseguire nel concreto.
Per queste ragioni Uniti a Sinistra per un Nuovo Ulivo sarà in Piazza Santi Apostoli a Roma, per dare una spallata ideale ai neoconservatori italiani e non avere più timore di indicare ai cittadini gli ideali socialisti come via maestra da seguire per una società più giusta e di un mondo più equo
Michele Petraroia