Robotica, bioingegneria, economia delle reti e informatica al servizio dell’innovazione nei sistemi sanitari. Di questo si è parlato ieri a Bruxelles presso il Parlamento europeo durante una conferenza internazionale alla quale hanno partecipato esperti, ricercatori, medici, informatici e operatori che hanno presentato i propri studi e le proprio sperimentazioni. “La quarta rivoluzione industriale è iniziata e sta già cambiando la nostra società – ha detto l’eurodeputato dell’Efdd-M5s Piernicola Pedicini che ha promosso e coordinato l’evento.
Ho voluto organizzare questo incontro – ha aggiunto – perché nei prossimi anni l’applicazione di queste nuove tecnologie cambieranno drasticamente la nostra vita. Toccherà a tutti noi essere capaci di non subire questi processi, ma piuttosto essere in grado di coglierne gli aspetti positivi per indirizzare la ricerca a vantaggio della salute e della qualità della vita dei cittadini. La conferenza di oggi – ha spiegato l’esponente del M5S – ha parlato della sanità del futuro sviluppando un confronto a più voci non solo sulla ricerca, le tecnologie, l´intelligenza artificiale e la robotica, ma anche sulle idee, sulle regole, sull’etica e sulle scelte politiche che dovranno governare questa evoluzione. Proprio per questo il Movimento 5 Stelle si sta occupando con molta attenzione di questo fenomeno e come coordinatore della commissione ambiente e sanità mi impegnerò affinché il Parlamento europeo avvii uno studio che si occupi di queste tematiche”.
Alla conferenza è intervenuto anche il co-presidente del gruppo Efdd-M5s David Borrelli, in qualità di co-presidente e membro fondatore del gruppo di interesse sui ‘Diritti dei pazienti e sanità transfrontaliera’, nonché componente della commissione industria e ricerca del Parlamento europeo.
Per quanto riguarda gli altri relatori, sono intervenuti Gérald Cultot, rappresentante della Commissione europea, che ha presentato le opportunità di finanziamento nel settore sanitario e del programma per la ricerca dell’Unione europea Horizon 2020; la dottoressa Lidia Strigari, che dirige il laboratorio di fisica medica dell’Istituto Regina Elena di Roma e insegna all’Università Tor Vergata di Roma, che ha parlato di big data in sanità, di digitalizzazione di dati e di analisi dell’informazione; il dottor Paolo Rotelli, presidente del Gruppo Ospedaliero San Donato, fra i primi gruppi ospedalieri europei e il primo in Italia, con 18 ospedali di cui 3 oncologici; il professor Giuseppe Banfi, direttore scientifico dell´ospedale ortopedico Galeazzi di Milano e il dottor Pedro Berjano, direttore della Chirurgia vertebrale, che hanno presentato un sistema di stampa 3D, come perfetto esempio di interazione tra tecnologia e sanità; l’ingegner Fabrizio Renzi, esperto nel settore dell´ingegneria biomedica che oggi dirige le attività tecniche di IBM in Italia nel settore della tecnologia e dell´innovazione nel settore medico; il dottor Carlo Nitsch, professore associato presso il Dipartimento di matematica e applicazioni Caccioppoli dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
Inoltre, in una specifica sessione della conferenza, è stato dimostrato che l´innovazione nei sistemi sanitari può arrivare anche dagli animali e non solo dalla tecnologia. Infatti, è stato presentato uno straordinario progetto di ricerca che utilizza dei cani, opportunamente addestrati, che sono in grado di identificare la presenza di cancro alla prostata, annusando le urine del paziente, con un margine di errore vicino allo zero.
Il progetto è stato spiegato dal Maggior Generale Mario Alberto Germani, che dirige il servizio di Sanità e Veterinaria dell´Esercito italiano; il dottor Alessandro Liguori, amministratore delegato dell´istituto clinico Humanitas di Castellanza-Varese, un punto di riferimento mondiale per la ricerca sulle malattie legate al sistema immunitario; il dottor Gianluigi Taverna, responsabile dell´Unità operativa di Urologia di Humanitas, uno dei pionieri del trattamento della calcolosi reno-ureterale e della chirurgia robotica e il Tenente Colonnello Lorenzo Tidu, ufficiale veterinario dell’Esercito italiano che dal 2012 partecipa alla progettazione dello studio sull’impiego dei cani nella diagnostica clinica, in particolare del cancro prostatico attraverso le urine. In sala era anche presente Liu, uno dei due cani pastore addestrati per questa innovativa sperimentazione.
Alla conferenza hanno partecipato circa cento professionisti del settore, ricercatori, giovani medici e ingegneri che hanno raggiunto Bruxelles dall’Italia e dalla Romania, inoltre il convegno è stato diffuso in streaming in diretta video.
Innovazione dei sistemi sanitari tra Robotica e Bioingegneria, convegno a Bruxelles
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