Ancora una volta con atteggiamento sprezzante, protervo, provocatorio e di sfida ad una società stremata, Frattura e la Giunta regionale, e c’è da giurare anche il Consiglio, si accingono a ripristinare il tanto vituperato e odiato vitalizio che Iorio nel 2012 molto opportunamente, sebbene con ritardo, aveva abolito per chi non avesse ancora maturato il diritto.
Come una sorta di Robin Hood alla rovescia, Frattura e la maggioranza che lo sostiene, che senza ritegno ha la spudoratezza di definirsi di centrosinistra, con la legge di stabilità regionale e la legge di bilancio 2015 assesta il colpo di grazia ai molisani: tagli ai servizi essenziali e tasse ai comuni cittadini, prebende e privilegi per la casta.
Ormai è chiarissimo: l’unica preoccupazione di questi sciacalli è di finire di spolpare l’osso insieme alla pletora di avvoltoi che prima lo hanno fatto con il centrodestra ed oggi sotto il vessillo del cosiddetto centrosinistra.
Finalmente se ne sono accorti anche i sindacati, finora attendisti e reticenti rispetto a questi inqualificabili politicanti, e preoccupati hanno proclamato lo sciopero.
Meglio tardi che mai. Ma, prima che sia troppo tardi e la situazione diventi irrecuperabile è urgente e necessaria una mobilitazione straordinaria della parte viva ed onesta di questa società che non vuole arrendersi di fronte all’arroganza di un ceto politico avido, incapace e maneggione, che merita di essere mandato a casa.
Per questo invitiamo tutti coloro che si sono sempre considerati e vogliono considerarsi cittadini, e non servi del potere, che si sentono offesi da tanta arroganza, a presidiare la sede del Consiglio regionale a partire da lunedì 27 aprile, giorno in cui è previsto l’inizio dell’esame della legge di stabilità e del bilancio.
Dobbiamo impedire che venga approvata una legge vergogna.
Noi ci saremo, speriamo insieme a tantissimi !
Abbiamo il dovere di non arrenderci. Lo dobbiamo soprattutto ai giovani, che invitiamo a lottare con noi, e alle future generazioni.