Come noto si sono concluse le indagini riguardo la gestione dei fondi utilizzati dai gruppi Consiliari alla Regione Molise, nel periodo 2006-2011. Un’indagine, questa, andata avanti per mesi e che ha visto i militari del GICO della Guardia di Finanza passare al setaccio conti correnti, ricevute, fatture, rendiconti e documenti afferenti le contabilità degli Organismi politici presenti a Palazzo Moffa. Dopo i primi riscontri ed i supplementi di indagine, che hanno visto anche decine di interrogatori a carico del personale dei Gruppi.
I capi d’accusa sollevati dal Pm Nicola D’angelo a carico degli indagati vanno dal peculato, all’appropriazione indebita e riguardano spese di viaggi, ristornanti e acquisti di beni ad uso personale per somme che da alcune centinaia di euro, sfiorano addirittura i 300.000 in un caso, il più eclatante.
Sull’esito di questa prima fase dell’inchiesta, abbiamo ascoltato il Capogruppo del PD Francesco Totaro, all’epoca dei fatti rappresentate della Margherita ed il cui fascicolo è stato archiviato, insieme a quello di Pietracupa, Tamburro e D’Alete. “Ovviamente apprendere della totale estraneità dei fatti è positivo per me ed è conferma di una gestione corretta e attenta dei fondi pubblici. Non ho mai dubitato, comunque, del lavoro inquirenti che hanno condotto le loro indagini con professionalità e soprattutto con estrema discrezione. L’esito di questa vicenda, per quanto mi riguarda, rimarca tuttavia il concetto che le istituzioni deputate al controllo meritano la totale stima e considerazione, in quanto baluardi di legalità e quindi punti di riferimento per tutti noi”.
Indagine sui fondi dei gruppi Consiliari, l’intervento di Totaro
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