Il Direttore Generale della Fondazione “Giovanni Paolo II”, dott. Mario Zappia, ha incontrato martedì 14 aprile 2015, nella Curia di Campobasso, l’Arcivescovo S.E. Monsignor GianCarlo Maria Bregantini, il quale ha formulato al neo Direttore Generale e Sanitario i più cari auguri per il nuovo e impegnativo incarico, confermando il sostegno e la vicinanza della Chiesa molisana alla Fondazione “Giovanni Paolo II”, che il Presule ha definito una risorsa indispensabile per la città di Campobasso e per tutta la sanità molisana, desiderata amata e sempre più custodita dalla popolazione. Un’opera di grande importanza per la cura, la ricerca e la didattica della Regione e di grande valore sociale e occupazionale.
Monsignor Bregantini, com’è noto, segue molto il dibattito sulla sanità e la sua “difesa” della Cattolica è sempre stata orientata al bene comune della collettività, in questo contesto ha auspicato una sempre maggiore integrazione con il Cardarelli e gli altri presidi ospedalieri del territorio, nell’ottica di una riorganizzazione dell’intero sistema, evitando qualunque forma di contrapposizione che sarebbe dannosa per tutti. E’ necessario puntare sulla qualità dei servizi offerti al territorio, affrontando nuove sfide con coraggio e determinazione, in modo che i cittadini molisani possano trovare nella propria Regione le cure di cui hanno bisogno.
“Da parte nostra” ha dichiarato il dott. Zappia, “c’è sempre stata e continua ad esserci massima disponibilità a ragionare insieme su percorsi di integrazione, che mettano al centro la Persona malata. La Cattolica vent’anni fa è arrivata in Molise e continuerà ad esserci per offrire al territorio una sanità d’eccellenza che possa fornire prestazioni sanitarie di qualità per i cittadini del Molise, senza creare inutili doppioni”.
Il Vescovo ha, altresì, sollecitato la nuova Direzione ad intensificare i percorsi di formazione etica e spirituale per gli operatori del Centro, in linea con i principi cristiani che ispirano l’Istituzione. La risposta non si è fatta attendere, infatti è già in programma per il 6 maggio 2015 un Corso di alta formazione su “Etica ed umanizzazione delle cure”, il cui relatore principale sarà Monsignor Andrea Manto, già Direttore dell’Ufficio Nazionale della Pastorale della Salute della C.E.I. e attuale responsabile del Centro di Pastorale della Salute della Diocesi di Roma. Il 19 marzo, memoria liturgica di San Giuseppe Artigiano, è una data memorabile per la Fondazione: venti anni fa, venne benedetta da San Giovanni Paolo II la prima pietra di quello che sarebbe diventato il Centro che oggi porta il suo nome. Qualche settimana fa questo memorabile evento è stato ricordato con una importante cerimonia, in quell’occasione, anche su sollecitazione dell’Assistente Ecclesiastico Generale dell’Università Cattolica, Monsignor Claudio Giuliodori, si è deciso di dedicare uno spazio al ricordo e alla devozione di San Giuseppe che ha accompagnato sin dall’inizio la nascita del Centro.