Non poteva esserci migliore conclusione per gli Incontri Internazionali di Poesia a Campobasso. L’auditorium del Palazzo Gil gremito per quattro serate (che restano negli annali culturali della regione) è la testimonianza di una partecipazione viva, attenta, entusiasta verso la rassegna che ha attraversato la parola di tutti i continenti in un viaggio che si conclude in Cina.
Giovedì 19 ottobre, dalle ore 18,30 l’ultima tappa della prima edizione degli Incontri Internazionali di Poesia con l’autorevole presenza nel capoluogo regionale del poeta cinese Yang Lian.
Considerato uno dei maggiori poeti cinesi, è stato candidato al premio Nobel per la letteratura nel 2002. Nasce a Berna nel 1955, da funzionari statali cinesi dell’ambasciata in Svizzera. Due anni dopo tutta la famiglia ritorna a Pechino, dove Yang Lian frequenta le scuole, assorbendo dai genitori l’amore per la letteratura e le lingue straniere. Inizia a scrivere poesie nel 1976, al termine di una intensa esperienza di lavoro nelle campagne e di lunghi viaggi nelle province più remote della Cina, trovando infine lavoro a Pechino in una casa editrice. Dal 1978 iniziano le pubblicazioni della rivista indipendente di poesia “Jintian” (Oggi), che riapre lo spazio inventivo della poesia cinese contemporanea e che, nell’agosto del ’79, pubblica per la prima volta alcune opere di Yang Lian.
Il suo esordio artistico avviene all’interno di un gruppo di giovani poeti underground già noto in Cina e presente in influenti riviste di politica e letteratura durante il “Democracy-Wall Movement”. Nel 1986 Yang Lian compie un lungo viaggio in Europa e ad Hong Kong, al ritorno dal quale fonda assieme a Mang Ke il gruppo di poeti Xincunzhe (I sopravvissuti) e l’omonima rivista. Nel febbraio del 1989 si reca in Nuova Zelanda, ad Auckland, dove si trova anche il poeta Gu Cheng. Entrambi seguono gli avvenimenti di Piazza Tienanmen e condannano pubblicamente le scelte del governo cinese: inizia così per Yang Lian un esilio in vari Paesi.
Ha pubblicato undici raccolte di poesie, due raccolte di prosa e una selezione di saggi in cinese. Il suo lavoro è stato recensito come “Una delle voci più rappresentative della letteratura cinese” e “Uno dei grandi poeti mondiali della nostra epoca”. Yang Lian è stato eletto membro del consiglio di PEN International per due volte, nel 2008 e nel 2011. Vive a Londra dal 1997. Ha pubblicato molte raccolte di poesie, libri di prosa e saggi. Vincitore del Premio internazionale di poesia «Flaiano» (Italia, 1999), spesso presente con le sue letture in Italia. Tra le sue opere più famose tradotte in inglese: «Yi», (Green Integer, Usa, 2002); «Concentric Circles», (Bloodaxe Books, Uk, 2005) e «Riding Pisces: Poems From Five Collections» (Shearsman Books, Uk, 2008); «Lee Valley Poems». In Italia è stato pubblicato il suo volume «Dove si ferma il mare», a cura di Claudia Pozzana (Libri Scheiwiller, 2004) attualmente indisponibile, ripubblicato da Damocle Edizioni nel 2016 con la traduzione di Claudia Pozzana.
Inoltre, occorre ricordare inoltre Gao Xingjian – Yang Lian, “Il pane dell’esilio”, Medusa, 2001, mentre sue opere sono presenti nell’antologia «Nuovi poeti cinesi», a cura di Claudia Pozzana e Alessandro Russo (Einaudi,1996). Nel gennaio del 2012 in Italia, Yang Lian vince il Premio Nonino per la letteratura , la giuria era presieduta da Vidiadhar Naipaul. Nel dicembre 2013 in Cina, la sua opera Concentric Circles Trilogy vince la prima edizione del Tianduo Award per i poemi lunghi. Nel giugno del 2014, Yang Lian vince il Premio Internazionale Capri 2014.
Palazzo Gil, Via Milano Campobasso – Auditorium Arturo Giovannitti
Ore 18,30 Ingresso gratuito
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