Il periodo in cui si snoda l’inchiesta sull’ex Presidente del Consiglio Regionale Picciano va dal giugno del 2009 al dicembre del 2011, secondo la ricostruzione fatta dal sostituto procuratore Fabio Papa ” si è appropriato di ingenti somme di denaro e ha speso i soldi pubblici utilizzando carte di credito di rappresentanza e istituzionali (per circa 75mila euro) facendone un uso direttamente e indirettamente personale. Numerosissimi e costosi incontri conviviali – scrive il magistrato nella relazione – presso ristoranti del territorio regionale e di altri luoghi sul territorio nazionale con un cospicuo numero di partecipanti, beneficiari di pasti a carico dell’erario pubblico, partecipanti rimasti imprecisati nell’identità e nella qualità”.
Nell’inchiesta emergono anche dati precisi: 22mila eurostati utilizzati per l’acquisto di di libri, tra cui: 300 copie di “Sant’Agostino: discorsi sul Natale e l’Epifania”, 100 copie di “Semplice-Spazio,tempo, poesia”, 71 copie di “Tetralogia”, 120 del “Sorriso del sole” e 83 di “Dal salotto al ring televisivo”. Spesso gli acquisti effettuati risultavano essere stati richiesti dagli stessi soggetti interessati e quindi non per fini istituzionali. Ancora arredi per il suo ufficio, con una ingente quantità di quadri, contributi a pioggia a diverse associazioni, somme concesse al suo segretario personale.” I costi istituzionali lievitarono in maniera esorbitante, – continua a scrivere Papa – superando le risorse finanziarie stanziate a bilancio per tale scopo, a tal punto da rendere necessario, per coprire le spese di patrocini e rappresentanza, autorizzare un rimedio che il Presidente trovò aumentando, con delle modifiche alle voci di bilancio, la riallocazione dei fondi previsti per tale voci”.