Tenere alta la guardia per tutelare l’ambiente e il territorio e dunque la salute di cittadini: questo il messaggio lanciato dalla Coldiretti del Molise che, sull’attualissima vicenda dell’inceneritore di Pozzilli ha tenuto un incontro ad hoc. Così, nella sede di Venafro della maggiore associazione professionale agricola nazionale e regionale si sono riuniti: il presidente del Consiglio Regionale del Molise, Vincenzo Cotugno, il sindaco di Pozzilli, Stefania Passarelli, il sindaco di Sesto Campano, Luigi Paolone, il vicesindaco di Venafro, Alfredo Ricci, oltre che l’associazione Mamme per la salute e l’Ambiente. A fare gli onori di casa: il presidente ed il direttore regionale della Coldiretti, Tommaso Giagnacovo e Saverio Viola, il presidente provinciale di Isernia, Giovanni Monaco, ed il presidente della sezione di Venafro Carmine Falciglia.
Al termine di una disamina sul nuovo Piano di smaltimento dei rifiuti, di recente approvato dal Parlamentino regionale, la Coldiretti ha condiviso le preoccupazioni espresse dal presidente Cotugno sul pericolo di un innalzamento dell’inquinamento nel venafrano, dovuto anche alla presenza di un’intensa attività industriale nella zona. Prendendo inoltre atto che si è costituita una vera e propria rete di soggetti determinati a tenere alta l’attenzione sulla vicenda, la Coldiretti ha inoltre posto l’accento sul pericolo che più strutture, pur restando nei limiti, unite, possano sforare il dato consentito; senza considerare, poi, l’eventuale arrivo di rifiuti provenienti dall’Abruzzo che farebbero arrivare il quantitativo di rifiuti da smaltire ben oltre le attuali 92mila tonnellate.
Per questo, pur stimando positivo l’impegno assunto della Regione Molise e dai sindaci della zona a vigilare sul rispetto delle norme e dei limiti imposti dalla legge, sull’emissione di sostanze nocive, la Coldiretti ha deciso di impegnarsi in prima persona interessando della vicenda il professor Stefano Masini, responsabile dell’Area Ambiente e Territorio della Confederazione nazionale Coldiretti. Questi, allertato dai vertici regionali di Coldiretti, ha subito dato la propria disponibilità a collaborare con gli attori interessati al fine di mettere a punto le necessarie strategie per monitorare l’ambiente e il territorio.