Sabato 6 novembre 2016, una giornata che ha lasciato un ricordo forte, ricco di emozioni, a tutti colori che hanno vissuto l’inaugurazione della Cittadella Cielo, di Nuovi Orizzonti, a Frosinone. Una giornata intensa, ricca di significati, e non solo religiosi, ma umani, si di vite vissute, di esempi positivi, di chi ha toccato il baratro ed è riuscito a risalire, a ricostruire la propria vita. Sembrano frasi scontate, lo so, ma dopo averla vissuta in prima persona questa giornata, non posso che essere testimone di quante persone, nonostante abbiano i cosiddetti privilegi, siano in difficoltà, non materiale, ma come vivano in “vortice” che li fa allontanare dagli affetti, dalla famiglia e molte volte dalla realtà stessa. La presenza di artisti come Andrea Bocelli, Filippo Neviani (NEK), Amedeo Minghi, Suor Cristina, Raf, Mateo Marzotto, Lorella Cuccarini, avrebbero potuto distogliere l’attenzione da quello che era l’obiettivo della giornata, ma non è stato così. All’interno del Palazzetto dello Sport di Frosinone, stracolmo per l’occasione, nessuna ostentazione di popolarità, ma condivisione, di preghiera, di emozioni, di gioie e dolori. Si, all’iniziale scetticismo di chi, come me, partecipava per capire, a poco a poco si è sostituita una sensazione di benessere interiore, parlare con persone giunte da tutte le parti d’Italia, conoscere le loro storie e pensare alla propria, si quelle sono occasioni che mancano alla nostra quotidianità, quegli incontri che ci fanno fermare dalla frenesia del nostro andare e cercare e ci fanno porre delle domande.
Ho atteso, come le circa 4mila persone presenti l’intervento di Chiara Amirante, un discorso, forte, diretto e che è arrivato a tutti, indistintamente da estrazione sociale o età. ” I numeri delle grandi forme di disagio che caratterizzano la nostra società sono davvero inquietanti. Basti pensare che sono 150 milioni i ragazzi di strada nel mondo, 325 milioni di bambini/e subiscono abusi ogni anno, 1 miliardo di persone soffrono la fame e in Italia l’80 per cento dei giovani sono vittime delle nuove forme di disagio: abuso di sostanze stupefacenti e di alcool, dipendenza dal gioco, da internet, bulimia, anoressia, abusi nella sessualità, il progetto Cittadella Cielo prevede la realizzazione di piccoli villaggi di accoglienza dove chi è solo, emarginato, disperato, possa sentirsi accolto, sostenuto, amato e dove chi lo desidera possa formarsi al volontariato per poi realizzare nuovi progetti e iniziative nella propria realtà locale. Vogliamo impegnarci insieme a ogni persona di buona volontà nell’edificare la Civiltà dell’Amore, una società rinnovata dalla forza della solidarietà dove chi ha perso la speranza possa scoprire la gioia di vivere in pienezza”.
E tra i Cavalieri della Luce, 500mila impegnati a rinnovare il mondo con la rivoluzione dell’amore, anche Andrea Bocelli, testimonial dell’inaugurazione. ” Essere un Cavaliere della luce significa portare in giro per il mondo, ovunque si vada Dio e la verità, la luce. Bisogna considerare il mondo come la nostra casa che noi vogliamo bella, accogliente, sana . Allora bisogna pensare che il mondo è una estensione della nostra casa. Il mondo è di chi fa, non di chi dice. Fare qualcosa per quelli che, per mille ragioni, sono meno fortunati di noi, dovrebbe essere uno degli scopi fondamentali della nostra vita “. Andrea Bocelli ha regalato due brani “Panis Angelicus” e l’Ave Maria”.
Non da meno Nek : ” Faccio parte di Nuovi Orizzonti da 11 anni, la mia curiosità mi ha spinto a capire, a voler conoscere questa meravigliosa donna che è Chiara Amirante, allo stesso tempo a conoscere un pò più me stesso attraverso il Vangelo, attraverso tante iniziative e novità che non conoscevo prima, a vedere nella sua enorme semplicità quanto Dio sia vicino ad ognuno di noi. Sono qua perchè ho vissuto i primi passi di questo e degli altri progetti, io mi sono avvicinato ed innamorato di questa realtà perche penso, come molti di voi, che non siamo soli”. Nek ha intonato uno dei suoi ultimi successi Unici.
E che dire di Suor Cristina? Un talento che si eprime in canto che arriva dritto al cuore, senza alcun artifizio, senza alcuna ricercata apparenza, ma puro.
“La fede per me è un fatto privato – ha affermato Amedeo Minghi a conclusione della giornata– ma la sua condivisione è altrettanto importante, l’esperienza di oggi qui in Cittadella è un ulteriore tassello che si aggiunge alla mia esperienza, con l’auspicio che le Cittadelle diventino molte di più”. Amedeo Minghi ha conosciuto Nuovi Orizzonti, dopo un lungo cammino ed una lunga carriera, infatti ha celebrato i 50anni di carriera, segnato da tappe importanti, tra cui l’incontro con San Giovanni Paolo II (cui dedicò la canzone Un uomo venuto da molto lontano) e i concerti in Terra Santa, davanti ad un pubblico fatto sia da israeliani che da palestinesi. Recentemente Minghi ha anche musicato il Cantico delle Creature di San Francesco, il Padre Nostro e le Beatitudini. E proprio domenica Amedeo Minghi ha dedicato ai presenti il ” cantico delle creature” di San Francesco.
Forti anche le testimonianze di due imprenditori come Matteo Marzotto e Ennio Doris, due persone a cui la vita ha donato tanto, ma che hanno sentito il bisogno di accostarsi al Vangelo, attraverso Nuovi Orizzonti, a vivere momenti come quello di sabato 6 novembre ma ancor di più condividere preghiera e Gioia per la vita.
Sono stata felice, di aver potuto vivere, grazie a Don Donato, questa nuova esperienza , dove si respira una diversa concezione del problema dell’emarginato, di chi soffre non solo nel corpo ma anche nell’anima e della cura con cui si cerca di “riportarlo in vita”. La musica, il canto la gioia è ciò che caratterizza Nuovi Orizzonti, una armonia trascinante e coinvolgente. E allora “Che Gioia Sia!”
Mariateresa Di Lallo