Stiamo vivendo l’Anno Santo della Misericordia con il cuore e la mente aperti alla novità che Papa Francesco ha voluto imprimere al cammino della Chiesa con l’indizione dell’anno giubilare, anno di grazia, di perdono e di conversione. La nostra Chiesa Diocesana ha raccolto la sfida del messaggio evangelico della misericordia, che è l’architrave della vita della Chiesa. Nel programmare l’Anno Santo abbiamo tenuto fisso lo sguardo su questa grande verità che segna e ritma il nostro percorso annuale. In particolare abbiamo messo al centro dell’attività pastorale alcuni gesti che evidenziano maggiormente l’annuncio della misericordia in questo nostro tempo e nel nostro territorio, in risposta ai bisogni e alle urgenze che quotidianamente sollecitano la nostra coscienza di testimoni fedeli del Vangelo. L’organismo pastorale della Caritas Diocesana è il soggetto individuato per esprimere la tensione di tutta la Chiesa Diocesana nel testimoniare concretamente la misericordia, soprattutto con il chiaro intento, che risponde alla sua finalità di natura pedagogica attraverso opere e scelte concrete, di mettere in atto iniziative che incontrino i soggetti più bisognosi della nostra contemporaneità.
Per questo è cresciuta notevolmente la presenza della Caritas come soggetto gestore del Progetto SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) di alcuni comuni della nostra Provincia; facendo seguito, inoltre, all’invito esplicito del Santo Padre è nata l’iniziativa di accoglienza assolutamente gratuita di altri rifugiati, in accordo con la Prefettura, grazie alla disponibilità di alcune comunità parrocchiali che scelgono di osare con coraggio una nuova presenza testimoniale evangelica dentro i drammi dell’immigrazione che l’attualità continuamente ci ripresenta. Accanto e in continuità con tutto questo che impegna non poco tutta la comunità Diocesana trova posto la realtà che inauguriamo il 19 marzo a Larino, presso il Santuario dei Santi Martiri Larinesi, con tutti i servizi che si propone di offrire a quanti tra noi chiedono aiuto e sostegno per ogni forma di povertà. La Caritas Diocesana comincerà a respirare con due polmoni, nella speranza di poter alimentare la testimonianza della carità in tutto il nostro territorio diocesano e all’interno della società nella quale viviamo;
1. il primo storico polmone a Termoli, nella Cittadella della Carità (Istituto Gesù e Maria) con il servizio-mensa, e tutte le altre forme di sostegno (centro di ascolto, microcrediti, caritas, card, etc.), che lavora sinergicamente con l’ Associazione Promozione Sociale “Un paese per giovani” con il Centro di aiuto alla Famiglia e con il Progetto Policoro.
2. il secondo polmone a Larino, che amplia servizi già esistenti e integra altri che prendono qui forma concreta : un piccolo appartamento per l’emergenza abitativa, tre appartamenti destinati ai detenuti in permesso premio, in custodia alternativa o ai domiciliari e per i familiari che vengono a Larino per i colloqui.
Nel teatro, sotto la piazza, che è stata risanata, c’è il centro di ascolto, il banco alimentare di Larino che può, eventualmente servire come centro di raccolta per la giacenza annuale del Banco alimentare ed il centro caritativo per il carcere; Nel magazzino, a piano terra, è sistemata la mensa per i bisognosi:“Tavola di San Giuseppe. Il titolo di “Tavola di san Giuseppe” riprende magistralmente dalla grande tradizione religioso-caritativa popolare un gesto di attenzione al prossimo che ha segnato per secoli i rapporti umani nel nostro tessuto sociale.
Due appartamenti al 1° piano sono destinati alla accoglienza di due famiglie della “Comunità Papa Giovanni XXIII”, fondata da don Oreste Benzi. Gli spazi esterni, una volta risistemati, potranno essere fruiti dalla città. L’attenzione al nostro presente motiva le scelte operative; quello che la nostra fede genera è forse una goccia nell’oceano, ma vuole avere la pretesa di assumere stile pedagogico per la società intera. Chiamiamo opere-segno ciò che riusciamo a creare, segno della testimonianza evangelica e opere della nostra fede. Il desiderio che ci muove è innanzitutto rendere grazie a Dio per quanto ci dà, incontrare i fratelli più poveri tra noi perché in essi è presente lo stesso Signore, e annunciare alla società intera che è possibile uno stile di fraternità, di condivisione e di attenzione alle tante fragilità, al di là di ogni differenza o diversità, per l’edificazione.
La comunità Diocesana, il giorno 19 marzo 2016, inaugurerà, a Larino, il Centro di Solidarietà e Accoglienza dei SS. Martiri Larinesi.
L’inaugurazione avverrà alle ore 16.00 presso la Chiesa dei SS. Martiri Larinesi e interverranno:
S.E. Mons Nunzio Galantino – Segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana;
S.E. Mons Gianfranco de Luca – Vescovo della diocesi di Termoli – Larino;
Dott. Vincenzo Notarangelo – Sindaco di Larino;
Dott.ssa Rosa La Ginestra – Direttore dell’istituto penitenziario di Larino;
Dott.ssa Anna Gonnella – Presidente del tribunale di sorveglianza di Campobasso;
Dott. Giovanni Ramonda – Responsabile generale “Associazione Papa Giovanni XXIII”;
Don Marcello Paradiso – Vicario episcopale del centro pastorale “ Cura della persona e della vita.
In questo modo, l’organismo pastorale della Caritas Diocesana comincerà a respirare con due polmoni, il primo su Termoli e l’altro a Larino, nella speranza di poter alimentare la testimonianza della carità in tutto il nostro territorio diocesano e all’interno della società nella quale viviamo.
Inaugurazione del Centro di Accoglienza e solidarietà dei SS. Martiri Larinesi
Commenti Facebook