In Prefettura Tavolo di coordinamento regionale sui flussi migratori non programmati

Riunito il Tavolo di coordinamento regionale sui flussi migratori non programmati. All’incontro, presieduto dal Prefetto di Campobasso Francescopaolo Di Menna, erano presenti, tra gli altri, il Prefetto di Isernia, il Direttore Sanitario dell’ASReM, il rappresentante dell’ANCI, il rappresentante del Comune di Campobasso ed il Sindaco del Comune di Isernia.
L’incontro si è aperto con l’illustrazione dei dati relativi alle presenze di cittadini stranieri richiedenti la protezione internazionale nel territorio regionale ed, in particolare, nei centri di accoglienza straordinaria convenzionati con le Prefetture di Campobasso e di Isernia. E’ stato preannunciato l’intento delle due Prefetture, d’intesa con l’Ente regionale, di dar vita ad un piano di ospitalità diffusa che consenta di fronteggiare lo straordinario flusso migratorio, garantendo al contempo una equa distribuzione dei migranti sul territorio regionale. Tra i tanti punti all’ordine del giorno, massimo risalto è stato dato sia alle innovazioni introdotte dal Decreto Ministeriale 10 agosto 2016 alle procedure di accesso al finanziamento delle strutture di accoglienza nell’ambito della rete SPRAR, sia alla novella legislativa relativa all’attivazione di centri dedicati ai minori stranieri non accompagnati.

Si è sottolineata l’urgenza di dare attuazione alle modifiche normative al fine di fornire risposte adeguate alle esigenze di accoglienza, con l’indispensabile coinvolgimento – anche attraverso l’ANCI – delle amministrazioni locali nel governo del fenomeno. E’ stata esaminata, infine, una proposta di modifica del protocollo d’intesa sottoscritto dalle due Prefetture con la Regione Molise e ASReM per l’assistenza sanitaria dei migranti, con lo scopo di assicurare l’operatività dei servizi nel nuovo scenario delineato dall’emergenza sbarchi in corso.

I Prefetti di Campobasso e di Isernia hanno, quindi, annunciato l’ampliamento della rete dei soggetti istituzionali coinvolti nella realizzazione di progetti di integrazione. Le attività poste in essere e quelle programmate saranno comunicate agli uffici centrali del Ministero quale contributo alla elaborazione del Piano Nazionale di Integrazione previsto dal D.lgs. 18/2014.

Commenti Facebook