Nel pacifico borgo di Rotello, si è svolto un evento spirituale senza precedenti dal 15 al 17 Febbraio 2024, guidando la comunità in un viaggio di profonda riflessione e rinnovamento durante le Sacre Quarantore dedicate all’adorazione del Santissimo Sacramento. Il fulcro di questa straordinaria esperienza è stato il fervente desiderio di riscoprire l’essenza della propria fede, seguendo le nobili tracce di un uomo di Dio: don Francesco Maria Vassallo.
Parroco della rinomata Parrocchia Maria Santissima della Fontana a Torremaggiore sin dal 1966, don Francesco ha lasciato un’impronta indelebile non solo attraverso la sua eloquenza, ma soprattutto tramite il suo esempio di vita e gli scritti che ha generosamente condiviso con la comunità dei Missionari del Cenacolo. È stato proprio seguendo i suoi precetti che la comunità di Santa Maria degli Angeli di Rotello si è riunita in un profondo e commovente momento di preghiera e meditazione.
L’essenza viva di questo percorso ha trovato il suo fulcro nell’instancabile impegno di suor Teresa, suor Grazia e Filomena, figure centrali nel Movimento Missionari Cenacolisti, che hanno saputo trasmettere con maestria l’autentico spirito del carisma cenacolista attraverso la preghiera e la riflessione. Durante queste intense giornate di spiritualità, non si sono limitate a offrire conforto agli infermi e agli anziani presso la casa di riposo e nelle abitazioni del paese, ma hanno anche condiviso gioia e serenità con le famiglie locali. Accolte con amore e ammirazione, le missionarie hanno saputo incantare per la loro semplicità e genuinità, lasciando emergere il vero spirito della comunità.
L’incontro delle suore con i membri dell’Azione Cattolica locale, i giovani della comunità e i bambini ha scatenato un fervore straordinario, con una particolare incidenza nei cuori dei partecipanti più giovani. La figura di don Francesco Maria Vassallo, servo di Dio, ha lasciato un’impronta profonda nell’animo di tutti i presenti, specialmente tra i giovani, i quali hanno accolto con entusiasmo e fervore il suo esempio di vita. Le narrazioni legate a questo devoto servo di Dio hanno risvegliato emozioni intense e hanno ravvivato la fede di ciascuno. Questo percorso non si è esaurito nell’essere un semplice momento di comunione spirituale; è stato anche un’opportunità per la comunità di ritrovarsi, condividendo esperienze e riscoprendo il vero significato dell’essere cristiani.
Grazie al contributo prezioso delle suore e di don Marco, il messaggio di gioia, amore e pace è stato trasmesso con vigore e chiarezza, confermando che incontrare Cristo rappresenta un dono trasformativo per le vite di tutti. È stato un momento commovente e significativo il centro di ascolto svoltosi presso una famiglia della nostra comunità. Come i primi cristiani, ci siamo riuniti insieme, condividendo la Parola e le nostre esperienze di vita in un’atmosfera di sincera condivisione e solidarietà. In questo ritrovo, le famiglie hanno avuto l’opportunità di aprirsi reciprocamente, offrendo conforto e sostegno l’una all’altra. Le testimonianze condivise hanno toccato profondamente i cuori di tutti i presenti, creando un legame ancora più saldo tra i membri della comunità. Come una famiglia spirituale, abbiamo imparato a nutrirci della Parola di Dio e a sostenere gli uni gli altri lungo il cammino della fede. Questo centro di ascolto è
stato un momento di crescita spirituale e di comunione autentica, che ha arricchito le nostre vite e rafforzato il legame fraterno che ci unisce come comunità di credenti.
Al termine di tre giorni colmi di fervore spirituale, don Francesco De Vita, illustre Superiore Generale della Comunità Missionari Cenacolisti, ha onorato la nostra parrocchia con la sua presenza, unendosi alle missionarie del cenacolo. La sua partecipazione ha reso ancora più significativa la solenne celebrazione eucaristica della Prima Domenica di Quaresima, da lui presieduta, infondendo un’ispirazione ancor più profonda per il nostro continuo cammino spirituale. Durante questo momento di comunione e riflessione, si è enfatizzata con vigore l’importanza cruciale di affidarsi alla guida illuminante dello Spirito Santo nelle decisioni quotidiane, nutrendo le nostre anime e dirigendo i nostri passi verso la luce divina.
Nel caloroso saluto iniziale rivolto a don Francesco dal nostro Parroco, don Marco Colonna, è stata citata una frase di Vassallo che risuona profondamente: “Quale la via giusta? Quella che il Signore stesso ha tracciato per me. Io devo essere me stesso. Ecco la via giusta per incontrarmi con Dio, poiché Dio viene a me per salvarmi, non per liberarmi da me.” Ha poi aggiunto con convinzione: “Queste parole risuonano con straordinaria chiarezza e verità, incarnando perfettamente lo spirito e l’approccio delle nostre care suore.” Durante la loro permanenza tra noi, le missionarie del cenacolo hanno abbracciato con autenticità e unicità la loro missione, seguendo la via tracciata dal Signore per ognuna di loro. La loro dedizione generosa e appassionata è stata un vero riflesso dell’amore divino, manifestato attraverso il tempo e l’energia dedicati a servire la nostra comunità.
Hanno dimostrato con forza che la strada verso Dio passa attraverso l’accettazione di se stessi, abbracciando il proprio ruolo e missione con tutto il cuore. Dio ci accoglie così come siamo, e le suore del cenacolo ci hanno illuminato con il loro esempio, mostrandoci che incontrare Dio significa accettare la nostra autenticità e consentire a Lui di agire attraverso di noi.
Ha concluso: “Desidero esprimere la nostra sincera gratitudine alle missionarie del cenacolo per il loro straordinario servizio e per averci ispirato a seguire con fiducia e coraggio il sentiero tracciato dal Signore. Che la loro testimonianza continui a brillare nella nostra comunità, guidandoci costantemente lungo il cammino della fede.” Con sincera gratitudine, la nostra comunità desidera rivolgere un sentito ringraziamento a don Marco Colonna per aver infuso freschezza e innovazione nella nostra vita parrocchiale, ricordandoci con vigore che l’appartenenza alla fede cristiana va ben oltre il mero status di laici, ma siamo un popolo
sacerdotale e come tale siamo chiamati a imitare Gesù nella quotidianità. Grazie alle sue iniziative e al suo costante impegno, abbiamo avuto l’opportunità di approfondire il nostro legame con la spiritualità e di scoprire nuove prospettive nel nostro cammino di fede. Questo viaggio spirituale, guidato dalla mano amorevole di don Marco, ha testimoniato in modo tangibile che nella fede risiede la vera gioia e la vera pace.
Attraverso la comunione fraterna e la guida divina, abbiamo imparato che ogni ostacolo
può essere superato e ogni sfida può essere affrontata con coraggio e determinazione. L’esempio di don Marco ci ha ispirato a vivere la nostra fede con fervore e convinzione, spingendoci a fare scelte consapevoli e a cercare costantemente la presenza di Dio nelle nostre vite. Che il suo impegno e il suo amore per la comunità continuino a illuminare la nostra comunità, portandoci sempre più vicini alla vera essenza della vita cristiana.