Al 30 settembre 2013, il numero delle imprese femminili registrate in Molise è stato pari a 10.421 unità, mentre il numero di quelle attive pari a 9.662 unità. Nel trimestre in esame le iscrizioni di nuove imprese femminili (pari a 110) e che rappresentano circa il 28% del totale delle iscrizioni del trimestre, risultano superiori alle cessazioni, pari a 78 imprese (al netto delle cessazioni d’ufficio) con un saldo, quindi, positivo di +32 imprese. Non è stato, però, ancora recuperato il risultato negativo del primo trimestre (-117 imprese), anche sommando la differenza positiva del secondo trimestre (+57 imprese).
In termini relativi l’andamento rilevato nel terzo trimestre dell’anno corrisponde ad un tasso di crescita imprenditoriale di +0,31% frutto essenzialmente dell’ottima performance della provincia d’Isernia che chiude il trimestre con un tasso di crescita di +0,96% e che la pone al primo posto tra le provincia italiane per tasso di crescita; solo 66 esima la provincia di Campobasso con un tasso di crescita pari a +0,08%. La distribuzione geografica delle imprese femminili nel 2013 si conferma concentrata nel Sud e Isole con il Molise in cima alla classifica per tasso di femminilizzazione con il 29,7%; seguono l’Abruzzo con il 27,8% e la Basilicata con il 27,7%. Nell’ultimo anno, inoltre, si nota un lievissimo incremento della componente femminile nel centro – nord, tradizionalmente meno vocato al mettersi in proprio delle donne. Chiudono la classifica: l’Emilia Romagna (20,9%), il Trentino (20,8%) e la Lombardia (20,5%).
Dal punto di vista dell’organizzazione d’impresa, il tessuto imprenditoriale femminile molisano continua ad essere caratterizzato dalla prevalenza di ditte individuali (il 77,5% contro il 69% dell’universo imprenditoriale); le società di capitali femminili, invece, pur dimostrando una forte dinamica positiva (+7,8% nei dodici mesi considerati) rappresentano ancora una percentuale minore di tutte le imprese femminili (il 9,6%) rispetto a quanto avviene per il totale delle imprese (dove le società di capitale rappresentano il 16,1%).
Le imprenditrici molisane hanno continuato a preferire, quindi, una forma giuridica ‘matura’ come la società di capitale: +234 imprese è la differenza tra nuove iscritte con tale forma societaria e cessate dall’inizio dell’anno, +72 nel terzo trimestre del 2013. Tale scelta è stata fatta, magari, a scapito della più semplice, ma più fragile, impresa individuale (-611 unità il saldo da inizio anno, – 180 imprese nel terzo trimestre 2013). Osservando l’economia al femminile dal punto di vista dei settori, a crescere di più negli ultimi dodici mesi in termini assoluti sono stati le Costruzioni (+16 imprese), i Servizi di alloggio e ristorazione (+12 imprese) e gli Altri servizi, in cui sono compresi sia i servizi alle imprese che alle persone (+11 imprese). Le contrazioni più significative hanno riguardato l’Agricoltura (-148 imprese, in linea con l’assestamento strutturale del settore in corso da oltre un decennio) e il Commercio (-25 imprese).
La spiccata vocazione femminile per il terziario è confermata dai tassi di femminilizzazione particolarmente elevati che si rilevano nelle Attività dei servizi di sanità e assistenza sociale (49,7%) e nelle altre Attività dei servizi (53,3%). Infine, quanto alla componente giovanile, a fine settembre scorso le imprese femminili a titolarità ‘under 35’ in Molise erano 1.211 che operano prevalentemente nelle Altre attività dei servizi (10,9%), nelle Attività finanziarie e assicurative (7,4%) e nei Servizi di alloggio e ristorazione (6,8%).